Igiene urbana a Bordighera, De Vincenzi: “Siamo alla soluzione dell’annoso problema?”

Bordighera. Luca De Vincenzi di Bordighera in Comune si esprime sulla sottoscrizione della convenzione con i Comuni del comprensorio riguardo al bando per il servizio di igiene urbana: “In un Comune che non da riposte (e servizi) serie e convincenti ai propri cittadini nell’ambito del Servizio di Igiene urbana, interviene la Provincia che -di fatto- commissaria la gestione del bando, obbligando l’Amministrazione ad entrare nell’Ambito unico ed accettare una convenzione redatta dal Comune di Ventimiglia con cui niente è stato convenuto nella stesura della convenzione stessa. L’amministrazione di Bordighera, in ritardo nell’affidare il Servizio, si trova stretta all’angolo, impossibilitata a concedere ulteriori proroghe per un Servizio che dal 2002 non conosce gara ad evidenza pubblica.

La scelta può piacere o non piacere ma, al punto in cui siamo arrivati, l’Amministrazione non può più decidere né per la gestione del bando né per scelta del consulente, cooperativa Erica, buona scelta fatta dal Comune di Ventimiglia visti i risultati positivi dati in tanti altri Comuni dove ha operato. l’Amministrazione Pallanca dovrà adeguarsi alle decisioni prese da altri.

Tenuto conto del fatto che dopo tre anni l’amministrazione non è riuscita a bandire il nuovo appalto di Igiene urbana, ben venga che siano altri ad occuparsi del bando. Auguriamo al Sindaco di Ventimiglia un buon lavoro e ci auguriamo che si arrivi al più presto ad avere un servizio efficiente e moderno.

Rimane il timore dei tempi per arrivare ad avere il nuovo servizio visto che nel frattempo dovremo continuare ad ricevere, per uno, forse due anni, il servizio di raccolta rifiuti che, così come modificato da questa amministrazione, è stato pessimo riguardo alla pulizia, all’igiene, all’ordine con una grave compromissione dell’immagine della città stessa.

Resta anche il rammarico per Bordighera che non è stata in grado di agire per tempo o prendere decisioni condivise ma si trova costretta ad accettare che siano altri a fare e decidere per la città”.