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I pensionati italiani e francesi fraternamente insieme lanciano un appello alla UE per aiutare i profughi

18 dicembre 2016 | 12:00
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I pensionati italiani e francesi fraternamente insieme lanciano un appello alla UE per aiutare i profughi
I pensionati italiani e francesi fraternamente insieme lanciano un appello alla UE per aiutare i profughi
I pensionati italiani e francesi fraternamente insieme lanciano un appello alla UE per aiutare i profughi
I pensionati italiani e francesi fraternamente insieme lanciano un appello alla UE per aiutare i profughi
I pensionati italiani e francesi fraternamente insieme lanciano un appello alla UE per aiutare i profughi
I pensionati italiani e francesi fraternamente insieme lanciano un appello alla UE per aiutare i profughi

Solidarietà e l’obbligo morale di aiutare e trattare i profughi in modo umano e dignitoso

Ponte San Ludovico. La Ucr-Cgt (sindacato dei pensionati francesi) e lo Spi – Cgil (sindacato dei pensionati italiani) si fanno interpreti di generazioni di uomini e donne nati a ridosso di due guerre mondiali in paesi e territori divisi e devastati che con il loro lavoro hanno riscattato condizioni di povertà secolare e contribuito alla costruzione di una UE che per oltre sessant’anni ha garantito crescita e sviluppo ai suoi popoli.

Pertanto oggi i sindacati dei pensionati si sono incontrati a Ponte San Ludovico al confine italo-francese promettendo solennemente “il loro impegno e la loro ferma determinazione per la costruzione di un’Europa unita, giusta e solidale, nella continuità di quegli ideali di pace, giustizia, eguaglianza sociale e convivenza civile che sono alla base del loro impegno, garante di forti fondamenta.

Ciò è tanto più importante oggi di fronte all’ondata di persone che fuggono dalla guerra e da condizioni di vita miserabili, alle quali non si può rispondere con i reticolati di filo spinato tra gli stati europei ma solo con la riaffermazione dei diritti indivisibili della persona, a prescindere dalla religione di appartenenza o dal paese di provenienza.”

Pertanto i sindacati dei due paesi cugini rivolgono un appello alla UE affinchè prevalga la solidarietà e l’obbligo morale di aiutare e trattare i profughi in modo umano e dignitoso, nella sicurezza e nella legalità. “Domandiamo – affermano François Thiery Cherrier segretario generale Ucr – Cgt e Ivan Pedretti segretario generale Spi-Cgil  – che i governo di tutti gli stati europei ratifichino la Convenzione internazionale per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie.”