‘I nastrini delle decorazioni’ primo libro sul genere. Gianni Govoni, da comandante dell’Arma a scrittore

6 dicembre 2016 | 09:37
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‘I nastrini delle decorazioni’ primo libro sul genere. Gianni Govoni, da comandante dell’Arma a scrittore
‘I nastrini delle decorazioni’ primo libro sul genere. Gianni Govoni, da comandante dell’Arma a scrittore
‘I nastrini delle decorazioni’ primo libro sul genere. Gianni Govoni, da comandante dell’Arma a scrittore

“Se non avessi fatto il carabiniere, avrei voluto diventare giornalista”.

Vallecrosia. Uno (tra l’altro unico in Italia sull’argomento), ‘I nastrini delle decorazioni’, è già in fase di terza ristampa mentre per l’altro appena uscito, ‘Patagonia vista da noi’, è già in programma un sequel con nuove e avvincenti scenari. Il periodo di produzione artistica del vallecrosino Giovanni Silvio Govoni ‘scrittore’ è davvero florido e la soddisfazione negli occhi del comandante dell’Arma, oggi in pensione, è palpabile già dalle sue parole “perché da sempre amo scrivere tanto che, se non avessi fatto il carabiniere, avrei voluto diventare giornalista”.  – commenta in esclusiva a Riviera24.

Con le sue trecento pagine, la prima fatica letteraria “I nastrini delle decorazioni – Le ricompense”, uscita nel 2012 e dedicata al vice brigadiere e nostro eroe Salvo D’Acquisto, raccoglie sedici ricompense e due distinzioni cavalleresche, per un totale di cinquantadue decorazioni dei vari gradi, delucidando in maniera dettagliata, le onorificenze dalla loro origine. Descrive in modo ampio e particolareggiato la storia delle stesse, in uso permanente dalle Forse Armate e Corpi armati italiani, nonché la loro identificazione attraverso la visualizzazione dei nastrini. Illustra, nei particolari, l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e l’Ordine di Vittorio Veneto. Inoltre, fornisce un breve excursus sui nastrini del Sovrano Militare Ordine di Malta, della Santa Sede e del Santo Sepolcro di Gerusalemme. A corredo le splendide immagini dei sessantotto nastrini rappresentanti le onorificenze di cui tratta. “Ho impiegato ben dieci anni per riuscire a raccogliere tutte le informazioni e il materiale utile, poiché nulla di esso era digitalizzato”. Si tratta di un volume che, come confermò il comandante e grande conoscitore della materia, Paolo Sèzanne, colma così la mancanza finora sentita di “una pubblicazione che trattasse i nastrini che, peraltro, ai fini pratici, sono quelli che, più che non le insegne metalliche, raramente portate, palesano al grosso pubblico gli onori tributati ai singoli insigniti”. “Anche se il motivo che mi ha spinto a quest’argomento – sorride oggi Govoni – è per rispondere alle molte persone che, nei miei vent’anni da comandante dei carabinieri della stazione di Ventimiglia, mi hanno sommerso di domande sui nastrini chiedendomi ogni tipo di curiosità”. Dopo essere andato a ruba, attualmente il libro sta uscendo nella sua terza ristampa in edizione speciale per l’Associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica Italiana. E che una copia di questo libro sia attualmente custodita nella biblioteca dell’Accademia militare di Modena è per Gianni Govoni un’ulteriore fierezza.

Il libro I nastrini delle decorazioni – Le ricompense può essere richiesto nella librerie ed ai maggiori siti di libri online: Amazon, Libreria Universitaria, InMondadori, Youcanprint, oppure all’autore: giangovo1@libero.it

Di tenore opposto e molto più avventuroso è invece “Patagonia vista da noi” fresco di uscita: scritto a quattro mani con la moglie Tina, è sostanzialmente la descrizione di un’esperienza vissuta nel contesto di un mondo del tutto particolare, in un altro emisfero, abbracciato a scenari dagli spazi infiniti e meravigliosi, dove la natura ancora impera. Un percorso portato a termine da due viaggiatori in avanti con gli anni che hanno pianificato quella che si direbbe un’escursione fatta su misura, pur volendo restare in un clima di slancio di vitalità. “La scelta dei luoghi è caduta su quelli che fanno parte del circuito turistico: Buenos Aires, penisola Valdes e dintorni, El Calafate e i ghiacciai, Ushuaia nella Terra del Fuoco e, per completezza, le cascate di Iguazù a nord del Paese. Il viaggio è stato integrato da un tour nelle Province di Santa Fe, Corrientes ed Entre Rios con escursioni sul Rio Paranà”. La prefazione è della dottoressa di origini sanremesi Cinzia Frigo, già Console d’Italia a Montevideo, città dove vive ed esercita funzioni direttive presso varie imprese a carattere internazionale. Il libro è corredato da 112 foto a colori, otto pagine di glossario e un’ampia descrizione della storia, geografia fisica e politica, nonché dell’abbondante fauna, flora e ciò che è di peculiare interesse in quella parte visitata della Nazione. Per Gianni Govoni ‘la gita della vita’ in quella terra di Patagonia che consiglia di visitare per la sua bellezza forse ancora per poco incontaminata e che ben descrive un detto dei tehuelches, i nativi patagonici “Quando il vento si placa, ascolti il tuo silenzio”.

Il libro Patagonia vista da noi può essere richiesto direttamente agli autori: gtgovoni@libero.it

Ma l‘anima da scrittore di Govoni non si ferma qui, ed anzi, Montevideo e il Grand Canyon saranno tra le prossime protagoniste “e qui svelerò incredibili chicche finora sconosciute … come quella su Garibaldi”. La confidenza di Govoni ci lascia volutamente sulle spine, perciò non ci resta che aspettare il suo prossimo volume.