E’ una villetta abitata da una coppia originaria di Brescia il teatro della tragedia di Ventimiglia

6 dicembre 2016 | 13:06
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E’ una villetta abitata da una coppia originaria di Brescia il teatro della tragedia di Ventimiglia

Sopralluogo del magistrato Marco Zocco per chiarire ogni circostanza della vicenda

Ventimiglia. E’ una villetta su due piani in via Sant’Anna, poco lontano dalla popolosa zona delle Gallardi, il teatro della tragedia accaduta questa mattina a Ventimiglia. Protagonisti una coppia originaria di Brescia, i coniugi Lombardo, e il cognato, ovvero il marito della sorella della donna rimasta ustionata.

Il cognato è morto asfissiato, la donna è stata trasportata in elicottero al Centro grandi ustionati di Villa Scassi a Genova. Il marito che, invece è rimasto ferito ad una mano, è stato medicato sul posto dai militi e dal personale dell’automedica inviata dal 118.

La dinamica è ancora tutta da chiarire. Ma stando ad una prima ricostruzione pare che il cognato, poi deceduto, si sia presentato nella villetta bifamiliare della coppia “armato” di una tanica o di una bottiglia contenente liquido infiammabile. Secondo alcune voci, ancora al vaglio degli inquirenti, sarebbe scoppiata una lite che è poi sfociata nella tragedia. L’uomo avrebbe appiccato le fiamme che hanno provocato ustioni alla donna soccorsa dai volontari della locale pubblica assistenza per poi morire per le esalazioni del fumo che in breve tempo avrebbero invaso tutta l’abitazione teatro del drammatico evento.

I militari della compagnia della città di frontiera hanno informato la procura della Repubblica di Imperia. Vicenda che ora è stata presa in carico dal sostituto procuratore Marco Zocco. Nel corso del sopralluogo si è anche appreso che un piano della villa era in vendita ed era già stata istruita la pratica in uno studio notarile. Un’ipotesi è proprio quella che all’origine della tragedia vi sia stata una questione di soldi, ma è ancora tutta da confermare.