È un 25enne algerino il migrante morto investito da un treno. Operatori CRI al lavoro per l’identificazione e il rimpatrio della salma
Era arrivato al Parco Roja nel tardo pomeriggio
Ventimiglia. Aveva 25 anni ed era algerino, il ragazzo deceduto ieri sera mentre si trovava sui binari all’altezza di Latte. Con sé non aveva documenti, ma il badge con la foto che gli era stata scattata il giorno prima dagli operatori della croce rossa italiana. “Era arrivato intorno alle 17,30 da solo”, ha dichiarato il responsabile del campo di accoglienza migranti allestito al Parco Roja, Valter Muscatello che, insieme ai suoi colleghi, sta collaborando con le forze dell’ordine per risalire al l’identità del giovane e riuscire così a dargli degni sepoltura.
Un ragazzo come tanti altri passati al Parco Roja per una sosta prima di continuare il suo viaggio verso il futuro che sognava, in Francia. Ma il destino ha scelto diversamente, facendogli incontrare un treno francese sul quale non sarebbe mai potuto salire senza correre il rischio di essere fermato alla prima stazione ferroviaria d’oltralpe. È morto sul colpo, al passaggio del convoglio numero 86060 partito alle 20,33 dalla stazione di Ventimiglia e diretto a St. Raphael.
Sul luogo della tragedia, ieri sera intorno alle 21,00, si sono precipitati i soccorritori che nulla hanno potuto fare se non avvertire le autorità competenti per il recupero della salma. Sul corpo dell’algerino, le cui generalità sono ancora in fase di accertamento, verrà eseguita l’autopsia. Così ha deciso il sostituto procuratore Alessandro Bogliolo che, sul caso, ha aperto un’inchiesta.
Il 25enne si era allontanato la sera stessa del suo arrivo insieme ad una trentina di persone, forse suoi connazionali, che si sono dati alla fuga dopo l’incidente: la polizia sta ora cercando di rintracciarli per raccogliere le loro testimonianze.
Nel frattempo, al Parco Roja, gli operatori della croce rossa stanno cercando di mettersi in contatto con un parente del giovane: uno zio o un cugino che vive a Milano. In questo modo potrà essere organizzato il rimpatrio della salma.
Salgono a cinque le vittime della frontiera: “Questo per noi sarà un Natale triste”, dichiara Muscatello. Oggi pomeriggio, insieme ai colleghi della croce rossa, il responsabile del campo deciderà le modalità per rendere omaggio alla memoria del 25enne e degli altri giovani morti durante il loro cammino verso la Francia: “In loro rispetto”, conclude, “I festeggiamenti saranno ‘light’, cercheremo di unire le comunità cristiana e musulmana presenti, ma di certo non sarà una bella festa”.