Dalla Protezione Civile ok allo stato di emergenza per l’alluvione nell’Imperiese, ora tocca al Governo
Positiva la conclusione dell’istruttoria dopo le perizie geologiche e i sopralluoghi; ora la parola a Palazzo Chigi
Pieve di Teco. La notizia arriva nel pomeriggio ed è un raggio di sole dopo la tempesta d’acqua che tre settimane fa ha messo in ginocchio tutto l’entroterra imperiese.
“La Protezione Civile nazionale ha concluso la sua istruttoria dopo ed ha ato l’ok per lo stato di emergenza per l’alluvione. Lo abbiamo saputo dall’Anci. Ora attendiamo il via libera dal Governo”. Lo ha confermato Alessandro Alessandri, sindaco di Pieve di Teco, uno dei centri insieme a Rezzo, Monesi di Mendatica, Pornassio, Armo ad essere stati colpiti lo scorso 24 novembre. “E’ sicuramente una notizia che accogliamo con grande soddisfazione, ma ora l’ultima parola – dice Alessandri – spetta al Governo Gentiloni. E’ indubbio che i danni ci sono stati e sono anche gravi. Solo a Pieve abbiamo subito smottamenti, strade interrotte, fognature danneggiate, ponti crollati e depuratore fuori uso. Allo stesso modo hanno subito danni pesanti anche i colleghi sindaci dei comuni vicini come Armo e Rezzo con frane e case distrutte”.
Emblematica poi la situazione di Monesi di Mendatica con la frana che minaccia un paese intero. “Ieri sera proprio a Pieve – dice a questo proposito Alessandri – si sono riuniti col sindaco Pelassa buona parte degli abitanti. La situazione resta difficile e quindi riteniamo che il Governo debba decretare lo stato di emergenza praticamente ad occhi chiusi. Ringraziamo l’Anci che ci ha informati circa la conclusione positiva dell’istruttoria condotta dal dipartimento nazionale della Protezione Civile. Ora speriamo solo che alle perizie e ai sopralluoghi fatti seguano le decisioni del Governo che non può e non deve dimenticarsi della nostra vallata”.