Casinò, Snalc e Ugl dicono basta: “Non c’è rispetto degli accordi e l’anarchia è completa”

1 dicembre 2016 | 12:52
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Casinò, Snalc e Ugl dicono basta: “Non c’è rispetto degli accordi e l’anarchia è completa”
Casinò, Snalc e Ugl dicono basta: “Non c’è rispetto degli accordi e l’anarchia è completa”
Casinò, Snalc e Ugl dicono basta: “Non c’è rispetto degli accordi e l’anarchia è completa”
Casinò, Snalc e Ugl dicono basta: “Non c’è rispetto degli accordi e l’anarchia è completa”
Casinò, Snalc e Ugl dicono basta: “Non c’è rispetto degli accordi e l’anarchia è completa”

“Stiamo battagliando per farci sentire ma il sindaco è sordo, non ci ha dato retta”

Sanremo. Si preannuncia un Natale di contestazioni al Casinò di Sanremo dove Snalc e Ugl questa mattina hanno convocato i giornalisti per fare il punto della situazione tra lavoratori e direzione della casa da gioco. Davide d’Addetta segretario dello Snalc non ha commentato in maniera favorevole le politiche di gestione del Casinò di Sanremo: “Siamo stufi di questa stagnazione che sta andando avanti da più di un anno e mezzo, adesso diciamo basta! Dobbiamo reagire e fare il bene della nostra azienda. Stiamo battagliando per farci sentire ma il sindaco è sordo, non ci ha dato retta. C’è troppo spreco di denaro, così non va bene: addirittura  prosegue D’Addetta – rispetto allo scorso anno siamo a meno 237mila euro di incassi.” E ancora:”Di fatto manca il direttore dei giochi e non c’è il rispetto degli accordi, un’ anarchia completa.

Non abbiamo statistiche, non sappiamo ancora i dati della roulette live, poi è in scadenza il contratto con la Tilt Events, il lavoro interinale che sembra più clientelismo ma soprattutto non ci sono strategie e progettualità a medio e lungo termine.”

Non è da meno Massimiliano Moroni segretario dell’Ugl: “Da oltre un anno e mezzo c’è immobilismo, spreco di denaro pubblico e non si imprime quel cambio di marcia che era auspicato da tutti. Valuteremo se fare scioperi ma con questi sprechi era possibile dotare la città di luminarie ad esempio.” E ancora: “L’azienda può dare tanto ma non viene riempita di quelle personalità, di quei tecnici che potrebbero rilanciare l’azienda.”