Carcere di Imperia, al colloquio con la “coca” nascosta nel reggiseno: denunciata moglie di un detenuto

10 dicembre 2016 | 17:53
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Carcere di Imperia, al colloquio con la “coca” nascosta nel reggiseno: denunciata moglie di un detenuto

“Imperia – afferma il segretario regionale del SAPPe Michele Lorenzo – è stata spesso interessata da tentativi di introduzione di droga”

Imperia. Nuovamente il SAPPe ligure richiama l’attenzione sul locale carcere: “E’ una storia infinita che dura ormai da anni e non sapremo mai quando scrivere la parola fine”.

Nella giornata odierna c’è stato un tentativo di introduzione di sostanza stupefacente avvenuta durante i colloqui dei parenti dei detenuti. Mille le strategie che vengono ingegnate per poter aggirare l’attenzione dei controlli della Polizia Penitenziaria, Anche se qualche volta qualcosa sfugge, questa volta il personale di servizio ha “captato l’arcano”ed è intervenuto per sequestrare la sostanza diretta ad un detenuto e procedere così alla contestazione del reato al famigliare che la avrebbe introdotta nascondendola in un indumento intimo. La sostanza rinvenuta ora sarà sottoposta a controllo per stabilirne la natura che si suppone essere cocaina.

“Imperia – afferma il segretario regionale del SAPPe Michele Lorenzo – è stata spesso interessata da tentativi di introduzione di droga, per questo la prevenzione è molto utile ma oggi ad Imperia è poco praticabile per la scarsa presenza di personale. E’ una realtà ormai conosciuta da parte dei nostri vertici ed attendiamo delle concrete risposte. Non si può – denuncia il SAPPe – pretendere che i pochi agenti di servizio provvedano alla sicurezza, alla tutela dei detenuti ed ad altre attività per la normale gestione dell’istituto ormai solo sulle spalle della Polizia Penitenziaria. E’ assurdo che, a fronte di innumerevoli e tragici eventi critici, come quello di pochi giorni addietro che ha interessato, purtroppo, la morte di un detenuto, ancora si accetti che personale di Imperia sia ancora inviato a prestare servizio in altri istituti o addirittura presso gli uffici giudiziari del Tribunale di Savona, sguarnendo l’istituto e mettendo a repentaglio tutto l’apparato della sicurezza. Concludendo il segretario Lorenzo lancia l’ennesimo appello alle istituzioni chidendo il loro interessamento affinchè Imperia sia dotata di tutti gli elementi necessari per la gestione del carcere, in primo luogo far rientrate tutto il personale che, stranamente, è tutt’ora in servizio presso altre sedi”.