Camporosso, oltre una decina di gatti uccisi: “Abbiamo dei sospetti”




La moria dei piccoli felini, che forse avevano l’unica “colpa” di dare fastidio a qualcuno, deve finire
Camporosso. Sette gatti sono stati trovati morti in un solo giorno da una delle gattare che si occupa della colonia felina sita nel comune della val Nervia. Con ogni probabilità i felini sono stati avvelenati. Il triste ritrovamento delle carcasse è avvenuto a fine novembre, ma non sarebbe l’unico episodio di violenza sugli animali in libertà e ora, sindaco e amministrazione comunale vogliono vederci chiaro.
“Quest’ultimo atto è solo l’ultimo di una lunga serie di violenze che non saranno più oltremodo tollerate da parte di questa amministrazione”, si legge sui volantini affissi in città, “Ci sono dei sospetti verso i possibili artefici di quest’ultimo episodio e ulteriori indagini verranno svolte al fine di fare luce su questi eventi”.
Contando tutti gli episodi che hanno visto i gatti vittime dell’uomo, gli esemplari uccisi sono una decina, forse anche di più. “Sono tutti appartenenti alla colonia felina che affianca il parcheggio di via Piave, nelle vicinanze di via Bosio Adorno”, spiega il sindaco Davide Gibelli, “Vengono accuditi dalle gattare, che portano loro cibo e controllano il loro stato di salute. Non sono animali malati”.
La moria dei piccoli felini, che forse avevano l’unica “colpa” di dare fastidio a qualcuno, deve finire: è questo l’imperativo di sindaco e amministrazione che, a tal proposito, “pregano chiunque fosse a conoscenza di elementi che potrebbero favorire lo sviluppo delle indagini, di fornirli anche in forma anonima presso gli organi competenti”.
“Le colonie feline”, ricorda Gibelli, “Sono tutelate dalla legge e qualsiasi atto di violenza sugli animali è perseguibile penalmente”. Lo prevede la legge.