Bordighera non avrà il suo villaggio di Natale: ecco perché
I chiarimenti dell’amministrazione: “La ditta si è negata per mesi”
Bordighera. Ha dell’assurdo la vicenda legata alla mancata realizzazione del Villaggio di Natale nella “città delle palme” e che vede protagoniste da una parte la ditta vincitrice della gara d’appalto, la E20 di Cesana Torinese (To), e dall’altra l’amministrazione Pallanca.
Una vicenda che lo stesso sindaco Giacomo Pallanca ha definito kafkiana. Due sole le certezze al momento: Bordighera non avrà il suo “Christmas town” con tanto di albero, casette, spettacoli e pista di pattinaggio e la giunta non lascerà cadere il tutto nell’oblio. Anzi. “Voglio fare chiarezza e otterrò chiarezza”, ha dichiarato il sindaco nel corso di una conferenza stampa convocata ad hoc sul tema, “E nel frattempo il comune, oltre a richiedere il pagamento della multa alla ditta (il 10% della quota finanziata per l’evento, ovvero 2mila euro), provvederà a segnalare la E20 ad ANCI e ANAC in modo da mettere in condizioni questa società di non poter mai più partecipare a gare pubbliche”. Non è neppure escluso che vengano intraprese le vie legali: “Stiamo valutando se ci siano gli estremi per una denuncia per turbativa d’asta”, ha precisato il sindaco.
Nel dettaglio: il 28 giugno 2016 viene pubblicato un bando per la realizzazione di un villaggio di Natale nel piazzale Raul Zaccari (Piccola Velocità). La gara va deserta in quanto non sono previsti oneri a carico dell’ente comunale. A questo punto, trovate le risorse nelle maglie del bilancio, l’amministrazione decide di indire una nuova gara, finanziando l’evento con 20mila euro e spostando la location del villaggio di Natale dal piazzale Raul Zaccari a piazza Eroi della Libertà (stazione ferroviaria), nel cuore della città. Il bando prevedeva l’installazione di casette, giochi, albero di natale, palco, pista di pattinaggio: il tutto nel periodo dall’ 8 dicembre all’ 8 gennaio.
“Alla gara hanno partecipato due ditte”, ha spiegato Pallanca, “Ma a vincere è la E20 di Cesana Torinese, l’altra ditta viene esclusa in quanto non aveva presentato parte della documentazione richiesta“. Il 28 ottobre si riunisce la commissione aggiudicatrice e il 9 novembre arriva l’ok definitivo per l’assegnazione alla società il cui legale rappresentate è Paolo Madoglio.
Dopo un primo sopralluogo della ditta il 15 novembre iniziano i problemi: la E20 risulta irreperibile. “Nessuno rispondeva al telefono, oppure rispondevano e buttavano giù”, spiega il sindaco, “Abbiamo provato persino con degli escamotage, utilizzando i telefoni cellulari dei nostri rispettivi consorti e amici”.
Ma nulla. La ditta si nega e quando deve venire a visionare la piazza trova sempre una scusa pronta per non farlo: “Una volta c’era stato un incidente in autostrada ed erano dovuti tornare indietro”, ha raccontato l’assessore Fulvio Debenedetti, “La volta dopo ancora ci hanno detto che, sempre in autostrada, avevano forato una gomma”.
Ieri, a Palazzo Garnier, la telefonata da uno studio legale: “Ci hanno informato che la E20 con ogni probabilità non avrebbe realizzato il villaggio”. Troppo tardi per trovare un’alternativa, tenendo conto dei lunghi iter burocratici. E soprattutto considerando che una disdetta ufficiale per scritto ancora a palazzo non è pervenuta.
“Quando abbiamo iniziato a fiutare l’aria”, ha concluso il sindaco, “Ci siamo guardati intorno, certo, cercando eventuali soluzioni. Ma abbiamo le mani legate: non potevamo affidare l’incarico ad un’altra società in quanto la disdetta ufficiale ancora non c’era e non c’è tutt’oggi. Siamo dispiaciuti per la città di Bordighera, vittima e ostaggio di queste persone”.