Bilancio, Salvatore (M5S): “Nuove poltrone, rebus sanità e promesse tradite: così la Liguria cola a picco”

21 dicembre 2016 | 15:53
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Bilancio, Salvatore (M5S): “Nuove poltrone, rebus sanità e promesse tradite: così la Liguria cola a picco”

“Abbiamo fatto un piccolo calcolo: se Toti avesse rispettato la sua promessa, a fine mandato avremmo risparmiato la bellezza di 4 milioni e mezzo di euro, da destinare, ad esempio, al rilancio delle piccole imprese liguri”

Liguria. Alice Salvatore, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria, afferma:“Un anno e mezzo di Governo Toti e ancora non si è vista alcuna misura per creare occupazione e risollevare la Liguria dalla grave crisi economica in cui si trova.

Il bilancio 2016 che il governatore presenta ai cittadini è del tutto inadeguato e sbilanciato verso sprechi, poltrone e prebende, a fronte di tagli ai servizi sanitari e zero investimenti per i bisogni dei cittadini.

Si parla di 30 milioni di euro di risparmio per la Sanità, ma da mesi ci viene negata la possibilità di visionare una relazione dettagliata che spieghi dove, effettivamente, l’assessore Viale intenda “risparmiare”. Siamo di fronte a un pacco vuoto, il nulla. Come si commenta il nulla?

E mentre la sanità ligure è un punto interrogativo, è sempre aperto e in piena attività il poltronificio di Toti: nascono a getto continuo cariche dirigenziali nella nuova azienda sanitaria AliSa di cui la cittadinanza non sente alcun bisogno. Parliamo di incarichi da 200mila euro l’anno, proliferano le poltrone all’interno della dirigenza regionale. Un esempio? Le nuove figure di vicedirettori assegnate a tutti i dipartimenti della Giunta regionale, anche in questo caso a colpi di 160-180mila euro annui: figure mai viste finora nella storia della Regione Liguria.

In piena continuità con il suo degno predecessore Burlando, Toti si fa carico della dubbia operazione di cartolarizzazione di Arte Genova avviata dalla Giunta precedente. In barba al buon senso, tenta di svendere (non più vendere…) gli immobili della Regione per ripianare il famoso buco della sanità ereditato da Burlando e Montaldo. Peccato che di compratori non ci sia proprio traccia… La verità è che, presto o tardi, sarà costretto a mettere le mani nelle tasche dei cittadini per ripianare un buco che, anno dopo anno, assomiglia sempre più a un cratere.

Un altro grande nodo irrisolto è rappresentato dal Trasporto pubblico locale, sempre più carente. Ma invece di lavorare per garantire un vero servizio pubblico, sociale ed efficiente, come chiedono i cittadini, Toti strizza l’occhio ai privati, esattamente come accade per i rifiuti o per Liguria Digitale. Questa è l’idea di potenziamento dei servizi di Toti & C: abdicare al proprio ruolo di governatore e appaltare ai privati, con le conseguenze disastrose che abbiamo sotto gli occhi di tutti ogni volta che si è battuta questa strada in Italia.

Ma si sa quanto contano le promesse di Toti. In campagna elettorale aveva promesso tagli drastici agli emolumenti della casta, salvo poi spendere e spandere per gli stipendi dei propri collaboratori, tenersi tutta l’indennità e spendere esosamente in quanto a trasferimenti Genova-Roma per incontri di cui non abbiamo notizie chiare. Aveva addirittura garantito che avrebbe ridotto le indennità del Consiglio regionale, equiparandole a quella del sindaco metropolitano. Ancora oggi siamo in attesa, mentre i portavoce del MoVimento 5 Stelle, senza attendere alcuna legge o decreto, ogni mese rinuncia a migliaia di euro di soldi pubblici, restituendole alla cittadinanza attraverso il fondo per le piccole e medie imprese.

Abbiamo fatto un piccolo calcolo: se Toti avesse rispettato la sua promessa, a fine mandato avremmo risparmiato la bellezza di 4 milioni e mezzo di euro, da destinare, ad esempio, al rilancio delle piccole imprese liguri. Ma di tutto questo nel Bilancio ovviamente non troverete traccia. E Toti abbandona ogni impegno, così come ha abbandonato l’Agnesi, dopo essersi impegnato pubblicamente a salvarla in ogni modo e con ogni mezzo a sua disposizione. Lo abbiamo visto”.