Belen Turra “Mio padre amava fare il poliziotto e lo ha fatto fino alla fine”
“Mi sento molto onorata di portare il suo nome, era una persona splendida e meravigliosa che merita di essere ricordata”
Ventimiglia. Questa mattina oltre alle autorità ed ai colleghi c’era Belen Turra la figlia dell’assistente capo Diego Turra che ha assistito alla cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria, da parte del comune di Ventimiglia, alla Polizia di Stato.
Turra morì per un infarto durante i tafferugli tra le forze dell’ordine e i No Borders e proprio nella motivazione del conferimento della cittadinanza onoraria si fa riferimento al sacrificio di Turra, servitore dello Stato: “Con il costante impegno professionale profuso nel delicato settore del controllo delle frontiere e dell’immigrazione, la Polizia di Stato si prodiga e si è sempre prodigata, in maniera esemplare, per la gestione dell’epocale flusso di migranti che interessa il nostro paese, quale terra di arrivo o di transito verso l’Europa e in ultimo, proprio in questo Comune, ha contribuito, in maniera determinante, a mantenere, da ultimo, l’ordine e la legalità durante le manifestazioni da parte dei “no border”, circostanza in cui ha, tra l’altro perduto la vita, durante il servizio fedelmente espletato, un proprio agente (Diego Turra, n.d.r.)…”
Ai nostri microfoni la figlia Belen ha detto: “Sono stata molto onorata, a nome di mio padre perchè mi ha fatto veramente piacere. E’ successo questo fatto – prosegue – che lui ha perso la vita in servizio, mi sento molto onorata di portare il suo nome, era una persona splendida e meravigliosa che merita di essere ricordata.”
Ancora Belen Turra: “A lui avrebbe fatto piacere ma purtroppo se ne è andato. Il ricordo però rimane vivo, lui amava fare il poliziotto, era quello che sognava e fino alla fine lo ha fatto.”