Bare e carro funebre, cala il silenzio sull’Agnesi di Imperia

16 dicembre 2016 | 13:53
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Bare e carro funebre, cala il silenzio sull’Agnesi di Imperia

Tante incognite sul futuro dei lavoratori e anche sul destino dello storico pastificio onegliese

Imperia. Tante bare e un carro funebre. Requiem per l’Agnesi. Lo storico pastificio di via Schiva a Oneglia da oggi chiude i battenti e lascia a casa le maestranze. Cerimonia mesta quella di oggi quando alla fine del turno sono apparse tante bare di cartone all’esterno dello stabilimento imperiese.

Almeno settanta quelli che resteranno a casa senza un futuro e che a Natale hanno trovato sotto l’albero una lettera di licenziamento. Destino amaro, difficile da ingoiare dopo anni di lotte e di battaglie per salvare salario e posto di lavoro. Non è solo la crisi ad aver instradato l’azienda su un binario morto. “Forse anche scelte sbagliate da parte della direzione che non ha mai ascoltato le nostre proposte – dice Lina Campagna, lavoratrice da 28 anni all’Agnesi, rimasta vedova e con un figlio da mantenere – Da un anno a questa parte eravamo tutti appesi a un filo. Nessuno di noi si immaginava di arrivare a celebrare il funerale dell’Agnesi a Imperia, ma oggi siamo qui ad assistere alla condanna a morte dello stabilimento di Imperia. Ora avrò due anni di Naspi poi neppure un centesimo e mi mancano due anni per andare in pensione. Vedere due dirigenti Folconi e Sforna entrare oggi in azienda è davvero un colpo al cuore. Che cosa sono venuti a fare nessuno lo sa”.

“La realtà ora è sotto gli occhi di tutti – dice Gigi Lazzarini della Rsu dell’Agnesi – Imperia perde un pezzo importante. Il 2016, anno bisestile, sarà ricordato a lungo nella storia industriale e sociale della città”.

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Impianti spenti da oggi. Si chiude il sipario e cala il silenzio. La produzione si fermerà con l’uscita dell’ultimo pacchetto di “Fusilli 102”. Dopo la pausa di Natale la pasta Agnesi sarà sfornata soltanto a Fossano, in provincia di Cuneo. E ora che cosa succederà? I conti sono presto fatti: in Piemonte troveranno posto soltanto una quindicina dei dipendenti dello stabilimento di via Schiva.Due lavoratori hanno trovato un posto al pastificio Plin di Albenga. Una settantina quelli che potranno contare solo del sostegno, temporaneo, degli ammortizzatori sociali; altri potranno ottenere un sostegno di accompagnamento verso la pensione.

Con la chiusura dell’Agnesi saranno penalizzati anche una quarantina di addetti delle aziende e cooperative dell’indotto, che, in molti casi, lavoravano in via quasi esclusiva per l’industria onegliese. E a Imperia tutti si chiedono che cosa ne sarà del grande edificio che si affaccia sul torrente Impero. Il gruppo Colussi prevede la creazione di un museo della pasta e di un parcheggio pubblico al piano terreno. Ma nessuno, nè i lavoratori nè le organizzazioni sindacali, hanno mai visto un progetto sulla carta.