“Al di qua del mare”: il caso dei migranti a Ventimiglia diventa un libro

14 dicembre 2016 | 19:50
Share0
“Al di qua del mare”: il caso dei migranti a Ventimiglia diventa un libro

Con interviste al sindaco Enrico Ioculano

Ventimiglia. Un libro scritto a otto mani da quattro giornaliste de “La Repubblica” racconta l’accoglienza dei migranti in Liguria dove il confine caldo, quello di Ventimiglia, è diventato una porta chiusa dell’Europa. “Al di qua del mare” (edizione De Ferrari) di Donatella Alfonso, Giulia Destefanis, Valentina Evelli ed Erica Manna racconta il viaggio dei migranti e il loro approdo in Liguria.

“La prima estate ‘migrante’ fu quella del 2015, con i profughi bloccati per tre mesi sulla scogliera dei Balzi Rossi, un’emergenza, che si sapeva bene, non si sarebbe conclusa”, spiegano le autrici, “Un anno dopo, l’estate ‘migrante’ è diventata autunno, inverno, primavera, ancora estate: a Ventimiglia i profughi hanno continuato ad essere fermati, arrestati dalla gendarmeria francese, rispediti indietro. In centinaia, migliaia hanno trovato asilo tra chiese e campi solidali in Liguria”. “Qualcuno di loro è morto sull’autostrada, cercando di superare una frontiera ufficialmente invalicabile. La Liguria, con il confine di Ventimiglia, si dimostra una porta d’Europa negata, un luogo di elaborazione, di storie belle e di grande valore etico e personale messe di fronte ad esempi di chiusura senza appello”.

Il volume contiene interviste ai sindaci di Genova, Ventimiglia e Sori, Marco Doria, Enrico Ioculano e Paolo
Pezzana, all’ammiraglio Giovanni Pettorino per due anni a capo della struttura di intervento della guardia costiera impegnata nei salvataggi in mare.