A Ventimiglia il pranzo di Natale tra i migranti per dimenticare guerre e violenze

24 dicembre 2016 | 13:51
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A Ventimiglia il pranzo di Natale tra i migranti per dimenticare guerre e violenze

Anche il Papa segue le vicende della città di confine, anche attraverso quanto gli è stato più volte riferito dal vescovo Suetta

Ventimiglia. Un pranzo di Natale per le famiglie di migranti, ma anche per le persone sole che vivono da tempo a Ventimiglia. Un momento di gioia e soprattutto di festa per dimenticare guerre e violenze  e vivere un giorno sereno con i volontari e la gente comune che aiuta i profughi presenti nella città di confine.

“La comunità di Sant’Egidio ci ha proposto di organizzare il pranzo di Natale che si terrà alla chiesa di San Nicola sia per persone sole che per le famiglie di migranti presenti a Ventimiglia, in particolare alla chiesa di Sant’Antonio alle Gianchette”, spiega Maurizio Marmo, direttore della Caritas diocesana impegnato nell’organizzazione degli aiuti.

“Al momento – aggiunge Marmo – alla chiesa delle Gianchette vi sono una cinquantina di migranti. Rispetto a qualche mese fa c’è stata una diminuzione significativa di presenze. E’ chiaro che Ventimiglia per loro è un punto di sosta da dove poi riprendere il viaggio”.

Anche Papa Francesco, da diverso tempo ormai, segue le vicende della città di confine, anche attraverso quanto gli è stato più volte riferito dal vescovo di Ventimiglia-Sanremo Antonio Suetta. Proprio dal Santo Padre il presule sanremese ha ricevuto l’invito convinto di andare avanti sulle politiche di accoglienza e in questi giorni di festa quasi certamente i parroci accoglieranno la proposta di pregare per i tanti immigrati presenti nel territorio ventimigliese.