Ventimiglia e Bordighera, da oggi i pendolari viaggiano anche in pullman
Alba di fuoco per studenti e frontalieri: da oggi, per quaranta giorni, sarà in vigore un piano sostitutivo dei treni
Bordighera. E’ un’alba diversa, quella per i pendolari del ponente: chi è abituato ad alzarsi presto per viaggiare in treno e raggiungere così la propria meta, da oggi dovrà dividersi tra pullman e treni, che per i prossimi quaranta giorni avranno orari e tempi diversi a causa dei lavori per il raddoppio della linea ferroviaria e dell’interruzione del tratto tra Alassio e Diano Marina. Lavori anche tra Ventimiglia e Bordighera: fino al 10 novembre si provvederà a demolire e ricostruire il ponte ferroviario sul rio Borghetto per allargare l’alveo del torrente e contenere così il rischio idrogeologico adeguando così la sezione idraulica ad una portata maggiore.
Studenti: dalla città delle palme partono la mattina tutti i ragazzi che si recano ad Imperia per studiare. Proprio loro, nella giornata di ieri, hanno saputo della sospensione del treno delle 7,18 che era stato garantito. E invece nulla. Questa mattina alcuni studenti sono partiti sul convoglio delle 6,22. E non torneranno a casa prima delle 18,30, quando avranno finalmente il treno per il ritorno. “Molti compagni di scuola di mio figlio”, dice una mamma, “Hanno preferito rimanere a casa. Qui in stazione non li vedo. D’altronde ieri era circolata la voce che prima delle 9 del mattino non sarebbero partiti né autobus né treni. Invece non è stato così, ma c’è ancora molta confusione”.
Giuseppe Picchianti, coordinatore SEL intemelio: “Da Bordighera treno regionale pronto per partire alle 8,52 con destinazione Diano. Estremo ponente decisamente penalizzato (soprattutto per studenti) nella fascia delle 7,00 dal momento che fino all’11 novembre o si prende quello delle 6,20 oppure 8,52. Rilevazione significativa da portare attenzione Trenitalia e autorità interessate (se interessate!)”.
Ventimiglia. I pullman lasciano la città di confine dalla chiesa di Sant’Agostino. Qui i passeggeri, con regolare biglietto, salgono sugli autobus sostitutivi per recarsi ad Albenga passando per l’autostrada. Chi invece deve fermarsi prima attende il pullman in via Cavour, all’altezza dell’incrocio con via della Repubblica.
A guidare i pendolari, molti dei quali comprensibilmente spaesati, c’è il personale di Trenitalia che fa la spola dalla stazione alle fermate dei pullman.
Transfrontalieri. Per chi si reca a lavorare in Francia il “calvario” raddoppia. Mancano, infatti, i treni per il ritorno. Molti si attrezzano come possono, organizzando un servizio di auto condivise per raggiungere il posto di lavoro. C’è chi vorrebbe utilizzare lo scooter per muoversi più velocemente, ma in molti hanno solo la patente B, mentre per viaggiare in Francia a bordo di una due ruote serve anche la A. “Senza contare che ora in Francia servono i guanti omologati per viaggiare in moto”, dicono, “E le spese aumentano”.