Ventimiglia, centro culturale islamico: “Aperto dalle donne, chiuso da un uomo”

15 novembre 2016 | 09:31
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Ventimiglia, centro culturale islamico: “Aperto dalle donne, chiuso da un uomo”

Mogli e madri, le donne lasciano da parte la loro riservatezza e si fanno avanti per chiedere che il centro di via Aprosio venga riaperto

Ventimiglia. Il centro culturale islamico lo hanno pensato e creato le donne della comunità marocchina. Lo hanno voluto e aperto per i loro figli due anni fa. Ora è chiuso “per colpa di un uomo”.
A uscire allo scoperto, dopo giorni di intense battaglie mediatiche che hanno visto protagonisti solo gli uomini, sono le donne della comunità marocchina di Ventimiglia. Mogli e madri, le donne lasciano da parte la loro riservatezza e si fanno avanti per chiedere che il centro di via Aprosio venga riaperto. Lo chiedono per i loro figli, perché possano tornare a studiare l’arabo.

“Forse nessuno lo sa come è nato il centro culturale islamico“, raccontano, “Ma l’idea è stata nostra: un gruppo di mamme che mentre aspettavano l’uscita dei loro figli da scuola ha sognato per loro un posto in cui studiare anche l’arabo, in modo che, quando tornano a trovare i loro nonni in Marocco, possano parlare con loro”. E così, dopo aver chiesto anche consiglio alla dirigente scolastica dell’istituto, le mamme sono tornate a casa e hanno proposto la loro idea ai mariti.

“Siamo state le prime a mettere da parte i nostri risparmi per dare vita ad un’associazione”, aggiungono, “E quando è servito abbiamo dato le nostre collane, i nostri ori, per sostenere le spese del centro”. Tanti sacrifici fatti con piacere perché, come spiegano, “Oltre ad essere un luogo in cui pregare, era soprattutto un centro che faceva tanto per i nostri figli”. E ora? “Ora siamo tristi, tristi davvero: a noi non importa chi diventerà presidente o meno: l’unica cosa che conta è che il centro riapra”.

“L’unica soluzione possibile è che l’Imam se ne vada via”, dicono le donne, che tra l’altro si sono sempre sentite escluse da quando Mohammed Babi è giunto a Ventimiglia, “Diceva che le donne fanno distrarre gli uomini, si vedeva che la nostra presenza dava fastidio. Infatti sua moglie a pregare non l’abbiamo mai vista”.