Valle Arroscia in ginocchio: Rezzo ancora isolata, ecco il video della valanga di fango

29 novembre 2016 | 08:08
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Valle Arroscia in ginocchio: Rezzo ancora isolata, ecco il video della valanga di fango
Valle Arroscia in ginocchio: Rezzo ancora isolata, ecco il video della valanga di fango
Valle Arroscia in ginocchio: Rezzo ancora isolata, ecco il video della valanga di fango
Valle Arroscia in ginocchio: Rezzo ancora isolata, ecco il video della valanga di fango

Sindaci e presidente della Provincia invocano gli aiuti: “La vallata vuole risorgere, da soli è tutto più difficile”

Rezzo. Ecco le immagini choc della frana di Lavina di Rezzo che si è portata via una casa e ne ha minacciate altre due. Appartengono a tre fratelli della famiglia De Canis ancora fuori casa insieme ad altre famiglie che vivono nella località di Borghetto devastata dalla furia del rio Santa Lucia che è esondato. E’ il video drammatico che, insieme a quello di Monesino, fa capire gli effetti disastrosi della tempesta d’acqua che ha colpito la Valle Arroscia e il Parco delle Alpi Liguri.

“La prefettura – spiega il sindaco di Rezzo Renato Adorno – sta facendo il massimo per far dichiarare lo stato di calamità. Tutti i Comuni di questa vallata hanno necessità di essere aiutati per riattivare e garantire i servizi. Ma in mano non abbiamo ancora nulla”. Praticamente tutta la Valle Arroscia, e lo ha fatto anche ieri durante l’incontro col prefetto Silvana Tizzano, invoca lo stato di calamità. “Senza quello non avremo alcun centesimo per rimettere in piedi i nostri paesi”, dicono i sindaci.

E in effetti la situazione è delicata. I sopralluoghi nelle frazioni e nelle borgate anche attorno a Pieve di Teco sono continui. “E’ un momento difficile – dice il sindaco di Pieve di Teco Alessandro Alessandri – Se non vengono finanziate al più presto le somme urgenze non so come ne usciremo”. E lo stesso presidente della Provincia di Imperia Fabio Natta auspica davvero che la Regione Liguria con il presidente Giovanni Toti si attivi per garantire un futuro ai centri colpiti e alle popolazioni di queste zone che hanno subito danni enormi alle strade, alle case e alle attività commerciali.