Tutelare il Dea di II livello del Santa Corona, Giuffra: “sulla salute non bisogna creare divisioni o rimpallarsi responsabilità”

10 novembre 2016 | 13:44
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Tutelare il Dea di II livello del Santa Corona, Giuffra: “sulla salute non bisogna creare divisioni o rimpallarsi responsabilità”

“Il suo eventuale ridimensionamento farebbe accapponare la pelle”

Savona. La Civica Amministrazione ha deciso di alzare la voce e di mobilitarsi come hanno già fatto i consiglieri regionali Angelo Vaccarezza, Luigi De Vincenzi ed Andrea Melis e tutti i primi cittadini dei due distretti sanitari, finalese e albenganese, per riaffermare con forza la necessità del mantenimento presso l’Ospedale di Santa Corona del DEA di 2° Livello e l’altrettanto indispensabile necessità del potenziamento dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia, creando un Ospedale unico su due presidi, entrambi dotati del Pronto Soccorso e con una ponderata suddivisione dei reparti, garantendo così ai cittadini di un ampio comprensorio un’assistenza sanitaria completa.

Il documento servirà per fare pressing sulla Regione in vista dei sostanziali tagli previsti dal decreto Balduzzi del 2015, che dovranno essere recepiti entro quest’anno. Il DEA di 2° Livello, fiore all’occhiello del Santa Corona, in base alle nuove normative, prevede un bacino compreso tra 600 mila e un milione e 200 mila abitanti.

Numeri troppo alti se si pensa che i territori dell’ASL1 imperiese e dell’ASL2 savonese arrivano solo a 500 mila, ma privarsene significherebbe, per la Liguria, non avere più una struttura di questo tipo dal confine con la Francia fino a Genova. Distanze che, in un caso urgente, possono fare la differenza tra la vita e la morte.

“Sulla salute – dichiara il Sindaco Giorgio Giuffra – non bisogna creare divisioni o rimpallarsi responsabilità. Le scelte devono essere condivise con chi vive il territorio e lo rappresenta. L’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure – prosegue -, unico DEA di 2° Livello in tutta la Liguria oltre al San Martino di Genova, è senza il minimo dubbio un importantissimo punto di riferimento per l’intero Ponente ligure e non solo, un’eccellenza nel panorama sanitario ligure e nazionale, un baluardo strategico ed imprescindibile per centinaia di migliaia di persone, un servizio irrinunciabile per le popolazioni delle Province di Savona e Imperia. Il suo eventuale ridimensionamento – conclude – farebbe accapponare la pelle”.