Simona Tassone sul grande schermo in “Fuga da Reuma Park”, il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo
“Dentro di noi si agita un potenziale nascosto che sceglie di manifestarsi nel momento opportuno”
Imperia. Arriva un momento nella vita di ciascuno dove non rimane altro che percorrere la propria strada, percorrerla fino in fondo. Tale momento coincide con l’istante in cui si prende il largo, forti delle proprie convinzioni; in cui si inseguono i propri sogni con tutto il coraggio, tutto il cuore che si dispone. A insegnarlo è la storia di Simona Tassone, l’artista imperiese dal 15 dicembre sul grande schermo nel film Fuga da Reuma Park di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Nata come restauratrice e decoratrice, dal 1998 Simona guida l’Artemisa Restauri, la nota azienda della Riviera specializzata nel ripristino di chiese, facciate, ville antiche e ancora dipinti su tela e sculture lignee. Una professione da lei sempre svolta con passione, impegno, determinazione. Lei, donna creativa, figlia dell’arte, l’arte nella sua accezione più ampia e variegata, che cinque anni fa l’ha portata ad avvicinarsi a quel mondo intenso e fascinoso chiamato spettacolo.“A un certo punto della mia vita – racconta Simona –, ho capito che era arrivato il momento di andare oltre, di incanalare la mia creatività verso altri orizzonti. Ho così intrapreso, parallelamente alla professione di restauratrice, la carriera di attrice e modella curvy. E iniziando a lavorare a Milano per il canale di televendite americano QVC Italia dentro me ha preso a scalpitare un nuovo sogno”.
Letteralmente stregata dal fascino travolgente delle telecamere, e forte di una spiccata quanto innata indole teatrale, Simona comprende che un sogno dalle forme mai prima immaginate può diventare la sua nuova, inaspettata realtà. “Io credo – spiega – che dentro di noi si agiti un potenziale nascosto che scelga di manifestarsi nel momento opportuno. Questo, quantomeno, è accaduto a me. Non avrei mai pensato di innamorarmi del mondo dello spettacolo e imbrigliata in limiti che io stessa mi ponevo, all’inizio ero titubante. Poi però ho raggiunto il vero significato dell’opportunità che la vita mi stava mettendo dinnanzi, e, decisa a non lasciarmela scappare, ho iniziato a mandare fotografie e curriculum a varie agenzie milanesi, dando il via alla mia favola”.
Una favola che trova il suo incipit nella chiamata per partecipare ai casting di Fuga da Reuma Park. Tiene allora un provino che, grandiosamente superato, le assegna la parte di una delle cinque infermiere. “Le scene – ricorda – sono state girate l’anno scorso, in questo stesso periodo dell’anno, tra il luna park dell’Idroscalo di Milano e gli studi di teatro Tre. Un’esperienza pazzesca sia fuori che dentro il set, e dove ho ricevuto apprezzamenti per l’innata disinvoltura e le interazioni sceniche non previste da copione. E ne sono molto felice, sia perché è emersa la mia vera natura sia perché ho avuto la fortuna di scoprire una nuova passione, di trovare il coraggio di perseguirla”.
In attesa della proiezione del film nelle sale cinematografiche di tutta Italia, Simona oggi si divide fra Imperia, dove continua a guidare l’Artesima Restauri, e Milano. Nella grande mela italiana frequenta una scuola di recitazione, partecipa a casting e provini. Tra i suoi ultimi lavori, la realizzazione del calendario Beautifulcurvy 2017 di Barbara Christmann: “la stimata redattrice di moda che – aggiunge Simona – nella moda ha visto molto più della solita querelle magro è brutto, taglia morbida è sano; e ha dato vita a un progetto volto a valorizzare la donna e la sua bellezza al di là della taglia, dell’età e dell’etnia. Un progetto che mi ha carpito l’anima. Perché la vera bellezza, come la vera felicità, risiede nell’interno, nel profondo di ciascuno di noi, a prescindere datutto“.
E conclude: “In molte occasioni infatti gli unici limiti che abbiamo sono quelli che noi stessi ci poniamo ma dobbiamo andare oltre e non smettere mai di credere nei nostri sogni, così che, passo dopo passo, con lo sguardo pieno di speranza rivolto al futuro, potremmo realizzarli sperimentando una gioia profonda, un’esistenza meravigliosa”.