Sanremo, gli alunni della “Pascoli” a lezione di amministrazione in Consiglio comunale

In cattedra sono saliti il presidente del Consiglio comunale Alessandro Il Grande, il sindaco Alberto Biancheri e gli assessori Barbara Biale, Daniela Cassini, Eugenio Nocita e Costanza Pireri
Sanremo. Una sala consiliare particolarmente gremita ha animato questa mattina l’ordinaria amministrazione di palazzo Bellevue. Sessanta alunni della scuola media “Giovanni Pascoli”(prima B e prima C) hanno incontrato, accompagnati dalle insegnanti Manuela Di Francesco e Sara Moraglia, i membri del consiglio comunale di Sanremo per una lezione di educazione civica.
In veste di professori erano presenti il presidente del Consiglio comunale Alessandro Il Grande, il sindaco Alberto Biancheri e gli assessori Barbara Biale, Daniela Cassini, Eugenio Nocita e Costanza Pireri.
“L’incontro – spiega Il Grande – è nato all’interno di un progetto volto a sensibilizzare e avvicinare i giovani alle istituzioni, far comprendere loro i meccanismi che regolano la vita amministrativa e che stanno alla base del funzionamento della città in cui vivono”.
A tal fine durante la lezione è stato spiegato cosa è il Consiglio comunale, di cosa si occupa e quali sono i ruoli al suo interno. Quindi ha preso la parola il Sindaco che ha intrattenuto una lectio magistrale sugli spazi sanremesi dedicati ai giovani, quelli esistenti e quelli che, purtroppo, ancora mancano; concludendo poi con un abbraccio e nell’auspicio che tutti i ragazzini presenti possano imparare a dedicarsi alla città, “proponendo, domandando e pretendendo risposte”.
La lezione è allora continuata con una presentazione dei propri compiti da parte di ciascun assessore e con la consegna a tutti gli alunni di una copia della Costituzione italiana, un utile omaggio in occasione dei settant’anni della Repubblica.
A concludere l’incontro le interessanti domande di questi piccoli, virtuosi cittadini che come già fecero l’anno passato i compagni della scuola “Italo Calvino”, hanno sorpreso tutti con i loro punti interrogativi incentrati su questioni di ordine pubblico, talvolta anche spinose come quella dei venditori abusivi.