Sanremo, Albanese: “Mercato dei crisantemi partito in ritardo ma stagione salva”
Ogni anno il 1° e il 2 novembre offrono a molte persone l’occasione di commemorare i propri defunti e portare fiori sulle loro tombe
Sanremo. Ogni anno il 1° e il 2 novembre offrono a molte persone l’occasione di commemorare i propri defunti e portare fiori sulle loro tombe, in particolare crisantemi, la cui vendita può anche aprire un lauto mercato capace di incidere sul bilancio totale.
“Purtroppo quest’anno – spiega Mauro Albanese, amministratore del Mercato dei Fiori di Sanremo – il mercato dei crisantemi è stato altanelante. La produzione è arrivata in ritardo a causa del caldo prolungato e dell’alta siccità. Di conseguenza nei dieci giorni prima dell’inizio del ponte di Ognissanti ovvero quando si apre la commercializzazione, le quotazioni erano in leggero aumento rispetto al 2015: tra i 0,80 e 1,20 euro a stelo i prezzi medi all’ingrosso delle varietà più piccole; e intorno i 2,50 euro a stelo i costi delle specie più grandi come i Turner. Con la progressiva e successiva fioritura, quella a ridosso della festività, le quotazioni sono andate diminuendo, assestandosi tra i 0,60 e 0,80 euro a stelo per la prima varietà e 1,50 euro per la seconda”.
C’è poi ancora una nota dolente da considerare, come Albanese prosegue: “La stagione poteva essere un successo, esistevano tutti i presupposti affinché lo fosse. Questo in quanto il mercato dei fiori è in ripresa e la domanda è in costante aumento, mentre il ritardo ha determinato un invenduto di circa il 20%”.
Nonostante ciò l’amministratore rassicura: “Tirando le somme bisogna dire che la stagione si è salvata, non abbiamo avuto difficoltà a rispondere a tutti gli ordini e la produzione è stata di ottima qualità”.