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“Monesino” fantasma, il drone di “Inside Video” vola tra le case minacciate dalle frane

28 novembre 2016 | 17:36
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“Monesino” fantasma, il drone di “Inside Video” vola tra le case minacciate dalle frane

Natta: “Ci appelliamo all’Unione Europea perchè possa aiutare il parco delle Alpi Liguri a risorgere”

Mendatica. Il drone di “Inside Video” decolla da una la lastra d’asfalto instabile: potrebbe crollare da un momento all’altro e con lei anche il pilota Luca Turli che vola per Riviera24.it. Quando si alza si vede lo scempio delle frane che interessano due paesi, Monesino e Piaggia nel Parco delle Alpi Liguri e del Marguareis.

Si vede una crepa lunga almeno venti metri in una casa dove il drone ci passa quasi dentro. E’ come se fosse stata affettata con una grossa sega circolare. Crollerá se la frana continuerá la sua corsa. E purtroppo le previsioni non sono rosee. A Monesi e Piaggia vola il mezzo aereo della “Inside Video” e mette a nudo le criticitá di questa zona che rischia di scivolare a valle. Soldi per rimettere a posto questi paesi? “Tanti, forse troppi, ma li chiederemo all’Unione Europea attraverso le due Regioni Liguria e Piemonte. “Da soli non possiamo fare nulla – sottolinea perentorio il sindaco di Briga Alta Ivo Alberti- la nostra Piaggia rischia danni enormi e in cassa soldi le istituzioni locali non ne hanno più. Qui da noi ci sono cinque rifugi, un bar ristorante e un negozio. E’ tutto finito in un giorno di pioggia devastante”. “Bussare alle porte dell’Ue è probabilmente l’unica cosa da fare. Non abbiamo le forze economiche per poter rimettere in piedi il nostro territorio”, dice Fabio Natta, presidente della Provincia di Imperia.

I cavi dei pali della Terna da 66 mila volts che alimentano la linea dalla Francia a Nava sono crollati e finiti nel canalone di rio Bavera, un fiume solitamente tranquillo che poi ha fatto straripare anche il Tanaro a Ormea e Garessio. Questa mattina i tecnici volevano infilarsi nella fitta boscaglia per capire l’entitá del danno, ma era troppo pericoloso. La frana è in movimento e rischia di far crollare anche gli alberi. C’è da rischiare la pelle.

La polizia provinciale ha sistemato un cancello tra il ristorante albergo Da Settimia di Walter Gandolfo e “Monesino”. “Da qui non si passa”, dice il comandante Giuseppe Carrega. E infatti non ci sono persone lungo la strada per il centro abitato. Si è salvata, invece, Monesi alta. “Al momento non vi sono criticitá nella zona degli impianti”, fanno sapere dalla polizia provinciale che hanno accompagnato tecnici e geologi.

Fa paura invece la strada che univa Monesino a Piaggia, inghiottita dalla montagna sotto una tempesta di pioggia. “Siamo in piena emergenza-afferma Fabio Natta, presidente della Provincia di Imperia-Purtroppo quella di Monesi non è l’unica situazione complessa. C’è anche quella di Lavina di Rezzo dove è crollata una casa. Si è ipotizzato l’intervento del genio pontieri per sistemare un ponte che possa collega la frazione col capoluogo. Si vedrá. Le riunioni si susseguono giorno dopo giorno per trovare la soluzione migliore”.

Sono dunque la Valle Arroscia e le Alpi marittime liguri le zone piú colpite dall’alluvione di giovedì scorso. E questa mattina sono arrivati anche i vigili del fuoco con l’elicottero da Genova per trasportare i loro colleghi per effettuare nuovi sopralluoghi.