Mendatica, la frazione di Monesino si “sbriciola”: tre case già crollate

26 novembre 2016 | 14:55
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Mendatica, la frazione di Monesino si “sbriciola”: tre case già crollate
Mendatica, la frazione di Monesino si “sbriciola”: tre case già crollate
Mendatica, la frazione di Monesino si “sbriciola”: tre case già crollate
Mendatica, la frazione di Monesino si “sbriciola”: tre case già crollate

Anche l’abitato di Mendatica rischia di finire sotto un cumulo di fango per una paleofrana

Mendatica. Tre abitazioni sono crollate sotto il peso di un fiume di fango e detriti nella frazione di Monesino. A causare il crollo è stata, come la chiamano gli esperti, una paleofrana: un composto di materiale incoerente accumulato su un pendio, il cui trasporto, generalmente per gravità, avvenne in tempi antichi. La pioggia, scesa copiosa per quasi 48 ore di fila, ha causato lo spostamento di quella terra e di quei massi che da tempo immemore stavano lì, sul pendio scosceso della montagna.

Dopo l’alluvione resta alto l’allarme frane: il terreno si muove e sta mettendo a repentaglio la vita degli abitanti dei piccoli comuni dell’entroterra. Per questo la polizia provinciale, coordinata dal comandante Giuseppe Carrega, e i vigili del fuoco stanno monitorando il territorio: alcuni paesini sono stati evacuati. Come Briga Alta, dove l’elicottero del 115 ha prelevato otto persone per portarle al sicuro, a Nava.

Anche l’abitato di Mendatica rischia di finire sotto un cumulo di fango: sulla Mendatica – Cosio è presente un’altra paleofrana, costantemente monitorata per evitare il peggio.
Interi comuni e frazioni dell’entroterra sono isolati. Strade chiuse ad Acquetico, Caravonica, Calderara, Ottano, Conio, Monesi, Ubaga, Mirasca, Rezzo e Armo. Interdetta al traffico anche la Mendatica – San Bernardo.

Un’altra zona interessata da gravi criticitò è Ponti di Pornassio dove la montagna minaccia il ristorante la Genzianella e altre abitazioni che sono state evacuate.

La situazione a Monesi, che è stato evacuato in mattinata, peggiora visibilmente, tutto il versante sta scivolando nella valle sottostante, il centro abitato è interessato da continue frane e smottamenti, così come tutti i collegamenti con la Liguria e il Piemonte.

L’entroterra si “sbriciola” come un castello di carta. L’allerta rossa è finita alle 12 di venerdì, ma i soccorritori non si sono ancora fermati: il loro lavoro continuerà ancora per molto.