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Imperia, studentessa morì a Palma di Maiorca chiuse le indagini della Procura

25 novembre 2016 | 07:33
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Imperia, studentessa morì a Palma di Maiorca chiuse le indagini della Procura

Due indagati per il decesso della giovane come conseguenza di altro reato e di tentata violenza sessuale

Imperia. E’ arrivata al capolinea l’inchiesta del procuratore Roberto Rossi che indagava morte di Martina Rossi, la ventunenne morta durante una vacanza dopo essere precipitata dal balcone di un hotel a Palma di Maiorca nell’agosto del 2011. I suoi genitori abitano a Imperia.

Il pm ha chiesto al gip di procedere nei confronti di Alessandro Albertoni, 24 anni, studente universitario, campione di motocross, e Luca Vanneschi, 25, con una sua attività autonoma che erano con lei nella camera 609. Sono accusati del decesso della giovane come conseguenza di altro reato e di tentata violenza sessuale.

Stando a quanto sostenuto dall’accusa infatti, la ragazza sarebbe precipitata dalla terrazza mentre tentava di sfuggire a due coetanei che avrebbero voluto abusare di lei. Era il 3 agosto 2011.  L’episodio, inizialmente, venne archiviato come suicidio dalla polizia spagnola ma nel 2012 le indagini vennero riaperte in Italia e e portarono all’identificazione di tutti i presenti nell’albergo spagnolo.

Il 7 febbraio 2012 due ventenni aretini furono convocati in qualità di testimoni. Nella saletta di attesa vennero piazzate delle microspie. I due iniziarono a parlare e a scambiare confidenze giudicate “compromettenti” circa un presunto tentativo di violenza sessuale di cui nessuno al momento aveva parlato. I due vennero immediatamente indagati e da Genova il caso passò ad Arezzo. 

Secondo l’accusa in pratica Martina Rossi, in camera con i ragazzi, avrebbe provato a sfuggire all’aggressione passando da un balcone all’altro, ma perdendo l’equilibrio sarebbe precipitata nel cortile dell’albergo.  Nei mesi scorsi la salma della giovane è stata riesumata per poter effettuare una nuova autopsia. Una decisione della magistratura toscana nella speranza di poter acquisire qualche elemento ulteriore su quanto sia accaduto realmente accaduto quella drammatica sera. Tuttavia le condizioni delle spoglie non hanno permesso di dare nessuna risposta ai dubbi. Del resto se anche se la procura avesse chiesto l’archiviazione, sarebbe stata la parte civile (l’avvocato Luca Fanfani, per conto di Bruno Rossi, il papà diMartina, e della moglie) a opporsi.