che storia |
Imperia
/
Politica
/

Giuggiolina o taggiasca? Ad Imperia diventa un caso politico per tutelare la “specie”

9 novembre 2016 | 22:14
Share0
Giuggiolina o taggiasca? Ad Imperia diventa un caso politico per tutelare la “specie”

Una mozione dei consiglieri Casano e Fossati ha spaccato la maggioranza su un dibattito complesso

Imperia. In breve la faccenda è questa: nel Registro Nazionale delle Varietà da Frutto e nello Schedario olivicolo Nazionale è registrato il nome “Taggiasca” come nome della cultivar. Il regolamento europeo vieta di inserire il nome della cultivar tra i DOP, quindi i coltivatori chiedono di poter cambiare il nome nel registro nazionale e nello schedario olivicolo, in modo da poter registrare il prodotto “oliva taggiasca” come DOP senza contravvenire ai regolamenti europei, così come già fatto dai produttori di Prosecco.

Il problema sta nel fatto che non è possibile contrassegnare con il marchio DOP (o simili) una specie vegetale o una sua varietà (es. vitigno “Vermentino”), ma è possibile contrassegnare con quel marchio un prodotto derivato da quella cultivar (es. “Vermentino di Gallura”).

E allora i consiglieri di opposizione Giuseppe Fossati (Imperia Riparte) e Alessandro Casano (Fratelli d’Italia/An) hanno chiesto al consiglio comunale che “venga formalizzata alla Regione e a tutti gli organismi interessati la formale opposizione del Comune di Imperia affinché si proceda con l’iter della Dop con la sostituzione della cultivar taggiasca senza previa effettiva verifica della sussistenza di una “coesione territoriale, ampia convinto e coesa, mediante attivazione di strumenti di consultazione diretta dei soggetti interessati con particolare attenzione ai produttori e agli operatori della filiera del territorio imperiese”. Si è aperto un dibattito con uno scambio, anche vivace, di interpretazioni che ha visto protagonisti sia i consiglieri di maggioranza che di minoranza alla presenza dei rappresentanti del comitato “Salva Taggiasca”.

E alla fine il consiglio comunale ha deciso di approvare la pratica con un voto nominale, come richiesto dal consigliere Paolo Re,  che si è conclusa con 11 consiglieri favorevoli, 6 astenuti e 10 contrari  (Carlo Capacci si è astenuto ndr). “E’ politicamente singolare che contro la mozione abbiano votato solo Pd e Socialisti (astenuta Forza Italia, con peraltro un intervento critico contro la mozione), posto che l’iniziativa del cambio di denominazione è portata avanti dalla Regione Liguria”, ha precisato Fossati. Vero anche che la mozione è stata ampiamente discussa proprio con gli interventi contrari di Roberto Saluzzo di Imperia di Tutti Imperia per Tutti, Piera Poillucci per Forza Italia, quindi di Silvano Anfossi per il Pd.