Fugge dall’ospedale psichiatrico di Nizza: avvistato a Perinaldo pericoloso psicopatico francese

Questa mattina ha bussato alla porta di una donna, chiedendole aiuto
Perinaldo. Arnaud Delserre, psicopatico 39enne fuggito dall’ospedale psichiatrico di Nizza, dove era detenuto in seguito ad un efferato omicidio, avrebbe raggiunto questa mattina le campagne di Negi, frazione di Perinaldo. L’uomo, che nel 2011 aveva accoltellato a morte uno sconosciuto senza nessun motivo, è scappato dall’ospedale psichiatrico giovedì 17 novembre.
A riconoscerlo, dopo aver visto una foto segnaletica, è stata una donna che vive nelle campagne di Negi. “Erano quasi le sette quando ho sentito bussare alla porta”, ha raccontato la signora, “Guardando dalla mia finestra e vedendolo girato di spalle l’ho scambiato per un mio cugino e gli ho aperto. Mi ha chiesto dell’acqua e un rifugio. Parlava in francese e aveva uno sguardo stralunato”.
L’uomo è sempre stato mite e non ha mai tentato di aggredire la donna o di entrare in casa sua con la forza. “Però si avvicinava molto, era insistente”, ha spiegato la signora, “Così gli ho detto di stare lontano altrimenti avrei chiamato mio marito”.
Ad insospettire la donna è stata un’affermazione del 39enne: “Cerco un posto dove nascondermi”. La signora ha così avvisato un amico poliziotto suo vicino di casa, chiedendogli di intervenire. L’agente ha iniziato a seguire in macchina il francese, accompagnato dalla signora, ma l’uomo è fuggito nei boschi.
Alla donna è poi stata mostrata la foto segnaletica di Arnaud Delserre: “E’ lui, solo senza baffi”, ha dichiarato alle forze dell’ordine.
Immediato l’intervento di una pattuglia dei carabinieri che ha perlustrato la zona, senza però trovare il fuggitivo: dell’uomo, sparito nel bosco, si era persa ogni traccia.
Le ricerche sono poi continuate anche nel comune vicino, Vallebona, dopo che un residente ha dichiarato di aver visto, nei pressi dei bagni pubblici all’ingresso del paese, un uomo che corrispondeva alla medesima descrizione del ricercato. Anche in questo caso, però, all’arrivo delle forze dell’ordine, il francese si era già dileguato.
Le ricerche, diramate in tutta la provincia, sono ancora in corso: oltre a polizia e carabinieri, ci sono anche alcuni volontari della protezione civile di Seborga, Vallebona e Perinaldo che, conoscendo perfettamente il territorio, fanno strada agli agenti.
Per quanto riguarda l’identikit dell’uomo, di seguito la descrizione fatta dai testimoni: senza pizzetto ma con la barba di qualche giorno, indossa pantaloni verdi (non mimetici), come quelli che usano i cacciatori, maglia marrone, camicia felpata leggera beige con righine marroni, giacca sportiva imbottita a vento di colore blu lunga fin sopra le ginocchia, cappello di lana nera con la visiera in lana calato bene sulle orecchie.