Faceva le lastre alla gatta dell’amica, l’Asl sospende il radiologo Paolo Oggero

4 novembre 2016 | 18:13
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Faceva le lastre alla gatta dell’amica, l’Asl sospende il radiologo Paolo Oggero

Nell’inchiesta delle fiamme gialle sono indagate altre otto persone tra dirigenti ospedalieri e titolari di centri convenzionati con l’Asl

Sanremo. Faceva le radiografie alla gatta dell’amica anziché ai pazienti in attesa. Indagato dalla guardia di finanza per peculato, Paolo Oggero, medico radiologo dell’ospedale Borea di Sanremo, ora è stato sospeso dalla direzione dell’Asl 1 che ha aperto un’inchiesta interna parallela a quella della Procura di Imperia. “La direzione nel confermare la massima collaborazione con l’autorità giudiziaria, vuole chiarire quanto emerso dalle informazioni in possesso, nonché, disposto con effetto immediato le prime e conseguenti azioni disciplinari e organizzative: è stato disposto un procedimento di sospensione cautelare dal servizio”, fa sapere in una nota.

E’ così il professionista appartenente ad una nota vera e propria dinastia di medici della zona, dirigente medico della città dei fiori è stato intercettato mentre dava indicazioni ad una sua amica il cui gatto era rimasto ferito. Anche la proprietaria del gattino Aurora De Iuliis, immobiliarista piuttosto conosciuta nel ponente ligure, deve rispondere dello stesso reato ed è stata quindi indagata dal procuratore Grazia Pradella e dal suo vice Marco Zocco che coordinano l’inchiesta che ha destato scalpore.

Ed è stato lo stesso Oggero a spiegare a Repubblica come è andata: “Era un sabato di fine agosto, le due e mezza del pomeriggio, non ero al pronto soccorso ma in radiologia. Mi chiama un’amica: “Il gattino è caduto dal quinto piano posso portartelo?”. L’ho fatta venire ed è arrivata con sua figlia, un’ecografia di un minuto per dirle che il gatto stava bene e tutto è finito lì. Non c’era nessuno. Se fossimo stati con la sala d’aspetto piena non l’avrei fatto. Ma in quella circostanza… Sia chiaro che ho messo una guaina protettiva alla sonda”. Un episodio definito “intollerabile”. Perché anche un gatto avrebbe usufruito di una corsia preferenziale, alla quale molti pazienti “non raccomandati” non potevano accedere. E così l’Asl ha deciso di “punirlo”.

Nell’inchiesta delle fiamme gialle sono indagate altre otto persone tra dirigenti ospedalieri e titolari di centri convenzionati con l’Asl. Secondo l’accusa avevano creato un centro di prenotazioni parallelo così da allungare le liste d’attesa. Ora si indaga per abuso d’ufficio, peculato, falso ideologico, truffa ai danni dello Stato nell’operazione battezzata “Stai senza pensieri” che potrebbe riservare altre importanti novità.