Esplosiva la situazione nel carcere di Imperia, giornata di astensione del Sappe

Da tempo il Sappe contesta la carenza di organico: 47 unità sulle 71 in pianta organica
Imperia. Come una pentola a pressione prima o poi la situazione sarebbe dovuta esplodere e così è stato. Nel carcere di Imperia è iniziato lo sciopero della mensa. Un’agitazione decisa dal Sappe, il sindaco della polizia penitenziaria. Gli agenti protestano contro il sovraffollamento del carcere, la carenza di personale, la mancanza di un direttore stabile e la mancata sostituzione, per un mese, del funzionario comandante del reparto, assente per motivi di servizio.
“Se l’amministrazione penitenziaria non interverrà neppure di fronte a questa protesta – avvertono il segretario nazionale del Sappe Michele Lorenzo e quello provinciale di Imperia Vincenzo Tristaino – non potendo scioperare arriveremo all’autoconsegna: resteremo in istituto anche nelle fuori dal servizio”.
Da tempo il Sappe contesta la carenza di organico: 47 unità sulle 71 in pianta organica, e il sovraffollamento: 90
detenuti ospiti della struttura contro i 62 previsti dalla legge. Poi c’è la mancanza di un direttore stabile: Francesco
Frontirré, direttore del carcere du Sanremo, è distaccato a Imperia un paio di volte alla settimana e il comandante del
reparto di polizia penitenziaria che starà ia un mese per servizio e il personale chiede che possa essere applicato un
funzionario per tutto questo periodo.