Da Bordighera a Imperia: l’odissea di uno studente del Nautico

2 novembre 2016 | 18:11
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Da Bordighera a Imperia: l’odissea di uno studente del Nautico

La campanella di scuola è stata posticipata per evitare ritardi

Bordighera. “All’ultima ora non ce l’ho più fatta e mi sono addormentato sul banco. Il resto del viaggio? E’ andato tutto bene, pensavo peggio”. Racconta così la sua giornata alla cronista di Riviera24 uno studente dell’Istituto Nautico di Imperia che, questa mattina, si è svegliato poco dopo le 5 per raggiungere la stazione della “città delle palme” a piedi e da lì partire con il treno delle 6,22 per arrivare a scuola.

“Pensavamo che ci fosse un treno anche alle 7,18”, dice lo studente minorenne, “Invece all’ultimo abbiamo saputo che il treno non c’era più e così non ci restavano che due scelte: partire alle 6,22 o alle 8,52”. Con il primo treno, quello su cui è salito insieme ad un compagno di scuola, il ragazzo è arrivato ad Imperia intorno alle 7. Dopo un’ora è potuto entrare in classe: “Siamo rimasti fermi ad aspettare per un’ora, senza fare nulla”, racconta, “Ma non aveva senso prendere il treno dopo… avrebbe significato entrare quasi alla terza ora”.

A scuola sono comprensivi, fa sapere lo studente, tanto che (ma solo per oggi) la campanella d’ingresso è suonata dieci minuti più tardi del solito per consentire agli eventuali ritardatari di non perdere l’inizio delle lezioni. Stessa cosa è successa all’uscita: anticipata per gli studenti che avrebbero dovuto prendere la navetta per il ritorno: “Solo che questa si ferma a Sanremo”, spiega il giovane, “Mentre io dovevo tornare a Bordighera, così ho preferito aspettare il treno delle 14”. In questo primo giorno di corse cambiate per i lavori del raddoppio ferroviario, a scuola in molti non si sono presentati: “Solo nella mia classe, la 3 B, mancavano quattro studenti”, dice, “Di cui tre vengono da Ventimiglia”.

Per i ragazzi della città di confine la situazione è ancora più critica: per andare a scuola devono salire sul treno a Bordighera. “Solo uno dei quattro ragazzi ventimigliesi è arrivato in tempo”, racconta, “Ma perché si è fatto accompagnare in macchina”. L’incubo della sveglia prima che canti il gallo potrebbe presto finire: “Ci hanno detto che forse il treno delle 7,18 verrà ripristinato a partire dalla prossima settimana”. Ma le paure maggiori, confessa il giovane, non riguardano l’orario: “Nelle prossime settimane funzioneranno solo i pullman: cosa accadrà? Speriamo che vada tutto bene. Per il resto non mi lamento”.