Corteo e sciopero dei lavoratori Telecom a Sanremo: “#iononsonouncosto”

29 novembre 2016 | 16:45
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Corteo e sciopero dei lavoratori Telecom a Sanremo: “#iononsonouncosto”

I lavoratori e le lavoratrici del gruppo Telecom Italia sono scesi in strada a difesa del proprio posto di lavoro, del proprio futuro e della propria dignità

Sanremo. Questo pomeriggio i lavoratori e le lavoratrici del gruppo Telecom Italia sono scesi in strada a difesa del proprio posto di lavoro, del proprio futuro e della propria dignità. Uno sciopero che partendo dall’inizio di via Matteotti si è poi snodato in tutto il centro cittadino per portare a conoscenza l’opinione pubblica di quanto sta accadendo in Telecom Italia e nel settore delle telecomunicazioni.

“Scioperiamo – spiegano i referenti di Rsu Liguria Telecom Italia spa e le segreterie provinciali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Ulm – contro l’arroganza del nuovo management aziendale che ha avviato un piano di mera riduzione dei costi per un valore pari a 1,6 miliardi a fronte di un premio per l’amministratore delegato di 55 milioni di euro. Scioperiamo contro la disdetta unilaterale da parte del nuovo management di tutti gli accordi aziendali, contro la massima flessibilizzazione dell’orario di lavoro, la riduzione del salario, il taglio normativo dei diritti. Scioperiamo contro la decisione di rivedere al ribasso gli appalti con le società esternalizzate nelle quali svolgono attività lavorative ex dipendenti Telecom, rinnovandoli con un taglio netto del valore economico e calando i volumi di lavoro appaltato”.

Lo sciopero che ha preso il via oggi si protrarrà anche per tutta la giornata di domani. I dipendenti Telecom Italia della provincia di Imperia, chiedono, nel particolare, un serio piano industriale e di sviluppo della rete e del business aziendale; un piano che miri a un aumento dei ricavi, al recupero di fatturato e dei clienti, al miglioramento del servizio e all’internalizzazione di attività professionali di valore.

“Manifestiamo e protestiamo – continuano i lavoratori e le lavoratrici – per ottenere un confronto con Telecom corretto, senza forzature e che investa in una migliore organizzazione del lavoro, in formazione professionale e per migliorare le condizioni economiche e di tutela. Scioperiamo anche perché le aziende in appalto per Telecom non si vedano costrette a rincorrere gare al massimo ribasso, dovendo poi ridurre la qualità del lavoro e i salari”.