Confesercenti Sanremo: il Comune ci ha convocato solo a metà ottobre per le luminarie
Mimmo Alessi: “Non possiamo chiedere ai nostri iscritti di pagare con le loro tessere l’illuminazione per il solo centro cittadino. E perchè non collaborano Confartigianato e CNA?”
Sanremo. “Le dichiarazioni fatte in questi giorni da rappresentanti del Comune non corrispondono alla realtà dei fatti: non sono i commercianti che hanno ritardato l’approvazione delle luminarie. Noi come Confesercenti siamo stati convocati in comune solo il 19 ottobre. In quella riunione sono venuto a sapere che gli assessori Leandro Faraldi e Daniela Cassini si erano già incontrati con la Confcommercio, che rappresenta come noi altri commercianti, nella sede dell’associazione. Non capisco perchè noi siamo stati convocati solo il 19 ottobre in Comune.”
Anche la Confesercenti, come la Confcommercio, interviene nel dibattito nato dopo la nostra intervista all’assessore Leandro Faraldi. Domenico Alessi, presidente cittadino dell’associazione, sottolinea che la Confesercenti ha offerto la collaborazione ma non si è mai presa l’impegno di intervenire economicamente per l’allestimento delle luminarie natalizie: “Dopo le dichiarazioni di Faraldi la direzione regionale mi ha chiamato per capire cosa stesse succedendo. Noi non possiamo chiedere ai nostri iscritti, che magari hanno l’attività nel rione Polo Nord, in cima a via Martiri o in corso Inglesi, di pagare con i soldi delle loro tessere l’illuminazione per il centro cittadino. Noi non eravamo stati convocati dal comune su questo tema, altrimenti forse una soluzione si sarebbe trovata per tempo. Nella riunione del 19 ottobre alla quale ha partecipato anche il sindaco Alberto Biancheri abbiamo ribadito che non si può pensare di fare un bando a metà ottobre perchè, con i commercianti o meno, si sarebbe concluso comunque in ritardo. ”
Quale soluzione vede la Confesercenti? “ Noi ci siamo dati già appuntamento con l’amministrazione per fine gennaio per parlare del prossimo anno: sicuramente collaboreremo con idee e proposte ma questo non vuol dire che ad oggi ci sia una disponibilità economica da parte nostra. Tutto dipenderà comunque dal progetto che ci verrà presentato dal comune.”
L’intervento di Mimmo Alessi potrebbe aprire nuove polemiche: “Una cosa dobbiamo dirla già adesso: le luminarie sono un bene per tutte le attività; perchè devono farsene carico solo le associazioni dei commercianti e non, ad esempio, la Confartigianato o la CNA che hanno tra i loro iscritti attività artigianali ma anche commerciali come ristoranti e altro, e infine anche le associazioni dei professionisti che hanno i loro studi in centro?”
La richiesta di Alessi potrebbe trovare un interlocutore privilegiato nell’attuale assessore alle Attività produttive Barbara Biale, fino alla nomina in Comune direttrice provinciale proprio della Confartigianato, una delle associazioni che, pur avendo attività commerciali e artigianali in centro, non sono state convocate per testare una eventuale disponibilità a contribuire alla spese.
“Non si può caricare tutto sui commercianti, sopratutto in questo particolare momento – conclude Mimmo Alessi – qui al mercato annonario per qualcuno è difficile tirar fuori anche solo 50 euro per mettere due luminarie sul bancone.”