Assemblea dei lavoratori Agnesi: “Il parcheggio? L’antipasto del cambio di destinazione d’uso”
Il film di cento operai che trascorreranno un Natale amarissimo trascurati anche dai politici
Imperia. “Il parcheggio? E’ l’inizio del cambio di destinazione d’uso dello stabilimento”. I lavoratori riuniti in assemblea non hanno dubbi. “L’Agnesi sarà destinata a diventare tutt’altro che un ricordo storico dell’industria che fu”. Primo tempo del film finito? Macchè. Cento dipendenti in cerca di un futuro. Lo spezzatino è servito con attori protagonisti cento operai che volevano un finale diverso.
Cinque di loro, un bel giorno, sono stati inviati alla Clas. Ma poco dopo sono stati rispediti al mittente senza troppi complimenti: “No grazie, abbiamo bisogno di personale con mansioni diverse”. L’Agnesi questa bocciatura pare non l’abbia presa bene. Altri cinque lavoratori sono stati spediti in missione a Fossano. No, precisiamolo subito, non si tratta di nuove forze per quello stabilimento. “Sono sempre gli stessi che hanno la valigia pronta che vanno e vengono da Imperia quando è strettamente necessario. Ma neppure loro sanno quando effettivamente prenderanno servizio in Piemonte tanto che la settimana prossima potrebbero tornare sulle sponde dell’Impero”.
E al pastificio Plin di Villanova? “Altro bel punto interrogativo”, dicono apertamente i dipendenti. Primo tempo del film finito? Quasi. C’è spazio ancora per una scena. La produzione di pasta lunga questa settimana viene garantita presso lo stabilimento di Moccagatta, nell’Alessandrino. Ora lo spezzatino è quasi servito, ma l’amaro viene dopo.
Siamo al secondo tempo del film, la parte più drammatica. Tra il 1 e il 2 dicembre l’azienda arriverà con le lettere di licenziamento in mano per tutti. Chi lascerà il pastificio il 16 dicembre, chi il 2 gennaio, chi il 20 marzo (pochissimi ndr) perché la Naspi, di fatto, è stata allungata. Risultato deludente perché molti lavoratori restano senza una strada ben delineata da percorrere per il loro futuro. “E’ proprio così – dicono – Dire che siamo stati presi in giro è forse troppo poco. Parole, accordi, interventi dei politici, tutto miseramente buttato al vento. Imperia perderà un’azienda storica e con lei 100 operai che l’hanno fatta diventare grande. Un sogno che si è spezzato senza un progetto futuro, chiaro e preciso. Gli imperiesi questo lo devono sapere e non possono ignorarlo”.
Siamo ai titoli di coda: la scena è quella del parcheggio al piano terra che va ripetuta per lasciare il segno. C’è chi dice che servirà al Museo della Pasta. “Pure quello è solo un progetto fuffa. Sulla carta non c’è nulla. L’unica certezza è un finale del film che noi abbiamo già visto in piena estate: nessuna prospettiva, tutti a casa per Natale senza un futuro. E la politica sta a guardare una pellicola che diventerà un kolossal tragicomico da conservare negli archivi del Municipio e della Regione”.