Argentina, Lovin: “Viareggio squadra tosta”

Lovin si è visto motivato a provare a portare a casa un’ulteriore vittoria che potrebbe proiettare la squadra a sedici punti in classifica
Calcio, serie D. Continua striscia positiva per l’Argentina, gli uomini di mister Nicola Ascoli vincono fra le mure amiche con il risultato di uno a zero a danno del Jolly Montemurlo grazie alla rete del capitano rossonero.
In virtù di tale risultato ora non resta che affrontare l’insidiosa trasferta di Viareggio. Nella consueta vigilia della partita, Sorin Lovin si è visto motivato a provare a portare a casa un’ulteriore vittoria che potrebbe proiettare la squadra a sedici punti in classifica.
Lovin, era da tanto tempo che l’Argentina non vinceva in casa, a cosa serve questa vittoria?
“Questa vittoria è importante, dà fiducia all’intero organico perchè da tanto lo Sclavi non vedeva un trionfo, dimostra quanto svolto in settimana, i tre punti sono frutto di una gara preparata nei minimi dettagli”.
Prima di quella partita Damiano Berteina si era recato allo Sclavi e goliardicamente aveva eseguito un rito propiziatorio, quanto credi in quel gesto? Sei un po’ scaramantico?
“Damiano Berteina è un grande, una persona dal carisma straordinario, esegue i suoi lavori con una meticolosità eccelsa, sapevo che aveva postato il video di questo rito ma non lo avevo guardato, la vittoria che abbiamo poi raggiunto è stata sicuramente merito nostro, non sono scettico, non so quanto abbia servito il suo gesto,ma sono contento lo stesso perché con quel gesto ha trasmesso comunque serenità a tutto l’ambiente”.
Riti a parte domenica andrete a Viareggio, che partita si prospetta?
“Il Viareggio è una squadra non tosta ma di più, ultimamente sta attraversando problemi societari ma quello non è un alibi di solito in quei casi i giocatori cercano di fare di più per tenere calmo l’ambiente e anche per mettersi in mostra nei confronti delle altre squadre, so che dispongono di grandi elementi che potrebbero militare in categorie superiori. Conosco Pagano, so quanto si sacrifichi, a Sanremo ha dato la prova che non gioca tanto per divertirsi”.
Come ti trovi ad Arma e come vivi la realtà della serie D?
“Ad Arma ho trovato difficoltà all’inizio, ma grazie alle splendide persone che sono qui mi sono già adattato, ho un ottimo rapporto sia con il mister che con i miei compagni. Arrivando dalla primavera della Pro Vercelli la serie D è un campionato diverso dal punto di vista dell’intensità del gioco, ma è altrettanto difficile il vantaggio di cui disponiamo sta nell’esperienza di qualche giocatore già formato. La conferma alle mie parole la possiamo trovare guardando la classifica, si nota subito un grande equilibrio fra le diverse compagini”.