#Allertarossa, il peggio è passato: cielo sereno, sfollati rientrati nelle case e alcune strade riaperte
La perturbazione che ieri ha flagellato il ponente, mettendo in ginocchio soprattutto l’entroterra, sta lasciando la regione
Imperia. La perturbazione che ieri ha flagellato il ponente, mettendo in ginocchio soprattutto l’entroterra, ha ormai lasciato la nostra terra. Il cielo è sereno, neppure la minaccia di una nuvola. Sembra che la situazione stia progressivamente tornando alla normalità.
Le strade, specie quelle di montagna, chiuse a causa dell’incessante ondata d’acqua e dal conseguente pericolo di frane, oggi sono via via riaperte al traffico; come il tratto della strada statale 28 del Colle di Nava, tra Pornassio e il confine tra Liguria e Piemonte.
Tra la notte e la mattinata, sono anche tutti rientrati gli sfollati. Erano circa 40 quelli di Riva Ligure, la cittadina costiera minacciata dalla piena del torrente Argentina che ha superato i livelli di guardia. Tornati alle loro case pure i 40 sfollati di Ceriana, il comune alluvionato dell’entroterra sanremese, dove al superamento dei 150 millimetri di pioggia caduti nelle 24 ore, è scattato il piano di evacuazione. Stanno rientrando anche le altre famiglie, una decina in tutto, sparse a macchia di leopardo sul territorio provinciale, che erano state sgomberate o si erano allontanate spontaneamente all’innalzamento dei corsi d’acqua.
La situazione più difficile resta in valle Arroscia, sopra Imperia: i vigili del fuoco sono al lavoro assieme alla protezione civile e ai tecnici della provincia per portare assistenza e mettere in sicurezza i versanti.
Intanto il premier Matteo Renzi, dalla sala operativa della Protezione civile di Torino, dove si è recato questa mattina per fare il punto della situazione, ha rassicurato sul fatto che il Governo agirà nell’immediato: “E’ fondamentale che nelle prossime ore, quando il governo riceverà da parte delle regioni Piemonte e Liguria la richiesta di stato di emergenza, si muoverà in modo immediato perché in questa area da subito si possa iniziare, finita la fase emergenziale, il conteggio dei danni e l’aiuto e il sostegno alle popolazioni interessate”, riporta l’Ansa.