A.A.A. Cercasi chitarrista e bassista. La band Peace Angels lancia l’appello

25 novembre 2016 | 10:36
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A.A.A. Cercasi chitarrista e bassista. La band Peace Angels lancia l’appello
A.A.A. Cercasi chitarrista e bassista. La band Peace Angels lancia l’appello
A.A.A. Cercasi chitarrista e bassista. La band Peace Angels lancia l’appello

Marco Griseri: ‘Dal comune vorremmo qualche agevolazione, magari che la città fosse zona free”.

Sanremo. “Cerchiamo un chitarrista elettrico e un bassista elettrico”. Il gruppo musicale ‘Peace Angels’ lancia l’appello per completare la singolare band nata con l’obiettivo di esibirsi per beneficienza a favore di associazioni di volontariato che ne faranno richiesta così da andare in aiuto a persone meno fortunate. Il genere musicale spazierà dagli anni 60 fino ai nostri giorni. L’idea nasce da Marco Griseri, tra i fondatori  ed oggi vice presidente dell’associazione Angeli di Pace Sanremo onlus, nata a Sanremo dieci anni fa per aiutare i bambini colombiani che, con la forza venivano reclutati come lavoranti nelle piantagioni di coca o come bambini soldato in guerra con le forze militari regolari. Parallelamente ad Angeli di Pace ad Abrego, in Colombia, nasceva così la Fundacion Oasis de Amor y Paz. “Di passi ne abbiamo fatti ed oggi la Fundacion è diventata un modello per come è riuscita a creare veramente un modo nuovo di pensare alla vita, al lavoro e all’istruzione”.

Per sostenere tutto questo, l’associazione si è inventata mille attività: dal confezionamento di doni per Natale a bancarelle dove offrire piccoli lavori fatti dai ragazzi ospiti della Fundacion. Tra tutte abbiamo anche pensato che la musica potesse essere un linguaggio universale per arrivare al cuore di molte persone. Così abbiamo messo su un coro che, in cambio di piccole offerte, animasse le liturgie dei matrimoni in chiesa. La band è dunque il frutto dell’esigenza di sostentamento all’associazione e alla Fundacion “Con la musica – riflette Marco – si raggiungono moltissime persone, la musica trasmette emozioni e ti predispone alla serenità del cuore, ti porta a vedere al di là della tua quotidianità. La musica è universale e parla una lingua comprensibile a tutti, ci unisce anche se siamo di etnie diverse”.

Ad oggi i componente sono sei: alla batteria Giancarlo, alla chitarra acustica Roberto, alla chitarra elettrica Mauro,  al sax Roberto, voce femminile Vanitha, voce maschile Marco Griseri. “Alcuni di noi sono in pensione, – spiega ancora – ma non hanno perso la voglia di fare musica e divertirsi, altri lavorano ancora”. Vanitha, che abbassa l’età media della band, nel gruppo c’è entrata davvero per caso “Entrata come cliente nel negozio in cui lavoro, – racconta ancora raggiante Griseri – abbiamo iniziato a parlare di musica ed una settimana dopo eravamo già seduti al tavolino di un bar per concretizzare…e sentendola cantare, direi ottimo acquisto”. Pensare comune di chi fa parte di questo progetto è la volontà di dedicarsi agli altri, a chi è nato nella parte sbagliata del mondo. “Siamo consci che non cambieremo le sorti di tutte le persone che stanno attraversando momenti terribili, ma è bello pensare che non siamo stati solo a guardare e a criticare e che, nel nostro piccolo, ci siamo messi in gioco. Aspirazioni e obiettivi ne abbiamo da vendere, ma per ora ci accontentiamo di riuscire a trovare quello che ci manca e provare per essere pronti a giugno”. La band conta di esibirsi nei ristoranti durante i matrimoni oppure in strada durante le varie manifestazioni collaterali del Festival, durante le notti bianche ma anche in occasioni di raccolta fondi per altre associazioni, “e naturalmente per la nostra associazione Angeli di Pace Sanremo onlus”. Sicuramente, dunque, chi vorrà entrare nel progetto musicale scoprirà quando sia divertente operare nel volontariato, mondo che ti ripaga con tutto quello che di buono ti torna indietro. Troverà un gruppo di amici che condividono un talento in maniera gratuita con altre persone, perché in maniera gratuita lo hanno ricevuto.

L’ultimo appello che Marco Griseri lancia è infine per l’amministrazione comunale che invita a pensare una forma di contributo per i gruppi musicali che, non per lucro, si trovano a dover sostenere spese notevoli, “magariuna sorta di zona free in tutto il territorio comunale”.