“Voto di scambio light”, domani il processo al sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori

5 ottobre 2016 | 11:56
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“Voto di scambio light”, domani il processo al sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori

Imputati anche il vice Cristiano Za Garibaldi, l’ex assessore all’Ambiente Francesco Bregolin, l’ex assessore Bruno Manitta, l’amministratore della Gm Domenico Surace, suo padre Giovanni, e l’ambulante Giovanni Sciglitano

Diano Marina. Sarà processato domani in tribunale a Imperia dopo essere stato rinviato a giudizio nel mese di marzo dal giudice Massimiliano Botti il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori. Il primo cittadino è accusato di di voto di scambio e abuso d’ufficio.

Da ricordare che il primo cittadino del golfo dianese era finito nei guai perché secondo l’accusa, in concorso con altre sette persone, avrebbe chiesto voti alle elezioni che ne avevano poi decretato il suo successo, promettendo in cambio favori. Va anche sottolineato che si tratta di un’ipotesi più leggera di voto di scambio che nulla avrebbe a che vedere con situazioni legate malavita organizzata.

Con Chiappori approderanno in aula, davanti ad un collegio di giudici, il suo vice Cristiano Za Garibaldi, l’ex assessore all’Ambiente Francesco Bregolin, l’ex assessore Bruno Manitta, l’amministratore della Gm Domenico Surace, suo padre Giovanni, e l’ambulante Giovanni Sciglitano. L’avvocato Roberto Trevia, che assiste i due Surace e Manitta, ripresenterà le eccezioni anche a dibattimento. Riguardavano l’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche, che erano state messe in atto nel momento in cui l’inchiesta aveva ipotizzato le infiltrazioni mafiose – reato che si è rivelato inconsistente – e le tempistiche, ovvero il superamento dei termini.