Ventimiglia, prime riserve dei monegaschi sull’operazione porto di Cala del Forte

11 ottobre 2016 | 18:50
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Ventimiglia, prime riserve dei monegaschi sull’operazione porto di Cala del Forte
Ventimiglia, prime riserve dei monegaschi sull’operazione porto di Cala del Forte
Ventimiglia, prime riserve dei monegaschi sull’operazione porto di Cala del Forte
Ventimiglia, prime riserve dei monegaschi sull’operazione porto di Cala del Forte
Ventimiglia, prime riserve dei monegaschi sull’operazione porto di Cala del Forte

I monegaschi in attesa di informazioni: “Senza queste nelle prossime settimane la Sepm potrebbe anche rivedere la propria partecipazione in questo progetto”

Ventimiglia. L’ultima news ufficiale riguardo l’avanzamento dei lavori all’approdo turistico Cala del Forte, l’omonima società appartenente al gruppo Cozzi-Parodi l’ha diramata nel luglio 2013, comunicando l’inizio del muraglione di sottoflutto, l’avanzamento dei lavori in zona “Torre di Controllo” e il dragaggio del fondale.
Sono trascorsi più di tre anni e quello che doveva essere “uno tra i più moderni ed attrezzati porti turistici del Mediterraneo” è ancora un cantiere aperto dove l’erba si fa spazio tra macchinari e cumuli di materiale abbandonato.

Nel maggio scorso, è stata annunciata la conclusione di un accordo preliminare tra il gruppo Cozzi-Parodi e la società Porti di Monaco relativo alla cessione del porto di Ventimiglia ai monegaschi. Monaco è interessata a “Cala del Forte”, ma a patto che al progetto iniziale venga apportata una variante che consenta l’accesso nel porto di grandi imbarcazioni (da 18 a 60 metri), diminuendo però il numero di posti barca, che scendono da 324 a 180.

Ma la variante non è ancora stata approvata e ora sembrerebbero esserci delle ritrosie da parte dei monegaschi. Marc Burini, vicepresidente del consiglio nazionale e presidente della commissione finanze del Principato, lo scorso 4 ottobre, durante la seduta pubblica del Consiglio Nazionale di Monaco, ha espresso le sue riserve sull’attrattiva commerciale del porto. E non è stato il solo. A prendere la parola è stato anche  il consigliere Laurent Nouvion (Horizon Monaco) che ha incalzato il governo, affermando di dare pieno sostengo “all’investimento sull’aeroporto di Nizza il cui sviluppo è molto promettente. Speriamo che Monaco possa essere parte in causa con un proprio seggio al consiglio d’amministrazione. La nostra fiducia non è invece la stessa per il porto di Ventimiglia nel quadro delle attività della Società dei porti di Monaco. Fin dall’inizio ho avuto serie riserve su questo progetto e sull’affidabilità di questa operazione, sulle sue condizioni politiche e giuridiche”.

A rispondere al consigliere è stato il ministro Jean Castellini: “Nulla è ancora deciso per questa che, senza entrare nel dettaglio, è una buona operazione finanziaria. Resto convinto che, per la durata della concessione, per l’interesse che genera questa acquisizione potenziale, quella del porto di Ventimiglia è un’operazione da privilegiare. Questo non dovrà farsi a discapito delle garanzie che dovranno esserci proposte dallo Stato italiano, al più alto livello. Chi è il firmatario? I primi contatti sono avvenuti con la Regione, ma oggi abbiamo contatti a livello nazionale, a Roma, ed è al livello di questi ministeri che un certo numero di impegni dovranno essere assicurati, senza i quali potremmo dare un seguito diverso a questa operazione. La Sepm (Société d’Exploitation des Ports de Monaco, nda) resta in attesa degli elementi di cui sarà chiamata a farsi carico, perché i lavori sono stati iniziati e poi interrotti. Senza queste informazioni nelle prossime settimane la Sepm potrebbe anche rivedere la propria partecipazione in questo progetto“.

“La pratica porto è già andata in consiglio e non è destinata a tornarci (salvo osservazioni, per cui sarà solo una presa d’atto in giunta). Per quanto ci riguarda sappiamo che hanno sottoscritto a luglio un contratto preliminare, ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna ulteriore comunicazione” – così si pronuncia a riguardo l’amministrazione comunale di Ventimiglia.

Nulla, dunque, sembrerebbe essere ancora deciso.