Ventimiglia, la storia di Marinella: salvata dai volontari del canile e poi uccisa dal cane di un vicino

27 ottobre 2016 | 09:10
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Ventimiglia, la storia di Marinella: salvata dai volontari del canile e poi uccisa dal cane di un vicino

I gatti di nessuno sono un bene di tutti: vanno protetti e difesi, non ammazzati. I volontari: “Ora basta”

Ventimiglia. “Sopravvissuta a un incidente che ti ha spezzato la mandibola e resa zoppetta… ti volevano amputare la zampa ma tu hai lottato e hai vinto…sì…finché l’altro pomeriggio un cane di proprietà ti ha AMMAZZATO”. E’ questa la triste storia di Marinella, una gattina tutta strisce e occhioni gialli che i volontari del canile hanno curato con amore dal giorno in cui l’hanno trovata agonizzante sul ciglio della strada fin quando, un pomeriggio di pochi giorni fa, hanno scoperto la sua fine.

Marinella era una dei circa quaranta gatti ospiti del canile gestito da volontari in località “Peglia”. Attendeva fiduciosa che qualcuno la prendesse con sé e la portasse a casa, regalandole una famiglia. Per sempre.
Ma di tempo, Marinella, non ne aveva più.

Dietro al tragico destino della gattina, c’è una storia che non dovrebbe esserci: “Non è la prima volta che un cane fa fuori i gatti che vivono liberi in canile”, denunciano i volontari su Facebook, “Non solo tu sei volata via ma anche altri gattini abbiamo trovato…ORA BASTA…QUESTA STORIA DEVE FINIRE… i gatti che curiamo con tanto amore…fare quella fine…NO BASTA DAVVERO”.

“Non diamo la colpa al cane, ovviamente”, puntualizzano i volontari, “Ma dovrebbe essere custodito, invece viene lasciato uscire liberamente dal suo proprietario, nonostante gli sia stato detto che ammazza i nostri gatti”.
I gatti di nessuno sono un bene di tutti: vanno protetti e difesi, non ammazzati. Per questo i volontari si mettono sulle barricate: “E’ ora di dire basta”.