Ventimiglia, Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega Nord: “Non lasceremo soli i cittadini”

5 ottobre 2016 | 18:09
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Ventimiglia, Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega Nord: “Non lasceremo soli i cittadini”

“La rimostranza dei cittadini è più che legittima”, ha dichiarato Davide Rossi, “Da parte del Governo e della Prefettura non ci sono risposte certe sulle tempistiche”

Ventimiglia. “E’ stato proficuo l’incontro con il vicesindaco Sciandra alla quale abbiamo proposto di adottare l’ordinanza sul divieto di somministrare alcolici nella tarda serata già in vigore a Genova”. A dichiararlo, al termine di una giornata in visita della città di confine è Davide Rossi, Responsabile Regionale del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega Nord Liguria.

“Il vicesindaco si è impegnato su due fronti: chiedere un maggior controllo delle forze dell’ordine nel quartiere di Roverino e, appunto, cercare di porre fine ai fenomeni di ubriachezza molesta di alcuni gruppi di individui adottando l’ordinanza sulla vendita degli alcolici già firmata, su proposta della Lega Nord, dal sindaco di Genova Doria”, ha spiegato Rossi, “A Genova, oggettivamente, sta funzionando. Ora forniremo copia dell’ordinanza anche al comune di Ventimiglia”.

Ad accompagnare Davide Rossi, erano presenti Marcello Bevilacqua (Responsabile Provinciale del DSI della Lega), Massimiliano Curletto, Responsabile Organizzativo, e Daniele Bottino, Responsabile Provinciale di Genova. Dopo l’incontro con Silvia Sciandra e con Simone Piccolo (Confcommercio), è stato visitato il Parco Roja e sono stati ascoltati i rappresentati dei quartieri maggiormente interessati al problema.

“Abbiamo potuto constatare i numeri delle presenze che sono importanti”, ha dichiarato Bevilacqua, “Al campo ci sono soprattutto sudanesi con qualche piccolo conflitto etnico, ma la situazione è comunque abbastanza gestibile”.

Sarebbe da rivedere, secondo Rossi, il meccanismo di identificazione degli ospiti del centro gestito dalla Croce Rossa: “Ad ogni migrante viene attribuito un badge nominale… ma nessuno verifica il nominativo fornito dai migranti. Oltre al fatto che non esiste nessun feedback per risalire realmente a quella persona”.

A preoccupare maggiormente, comunque, è quello che stanno vivendo alcuni cittadini di Ventimiglia. “Siamo a disposizione dei comitati di quartiere e anche di Confcommercio per le iniziative che eventualmente vorranno portare avanti”, ha dichiarato Marcello Bevilacqua, “Daremo seguito alle loro iniziative anche attraverso il nostro segretario regionale Edoardo Rixi e Matteo Salvini, che sta seguendo la situazione: sicuramente non lasceremo soli i cittadini. Venerdì prossimo è previsto un incontro tra comitati per decidere in che modo strutturare la protesta e da quello noi faremo partire tutte le iniziative necessarie”.

“La rimostranza dei cittadini è più che legittima”, ha aggiunto Davide Rossi, “Da parte del Governo e della Prefettura non ci sono risposte certe sulle tempistiche, quindi il problema permane a maggior ragione adesso che si va nei mesi invernali. Abbiamo gente che continua a soggiornare all’interno del torrente e sappiamo bene cosa comportano le piogge in Liguria. Credo che sia un problema prettamente umano che bisogna superare abbastanza rapidamente: una situazione ai limiti della subnormalità che non è degna di un paese civile e che il Governo dovrebbe adoperarsi per superare. La mia contrarietà a creare centri di accoglienza nelle zone di confine è un dato di fatto perché vuol dire intasare e anche distruggere la parte turistica di questa città che, mi sembra, in estate ne abbia già pagato fin troppo dazio. Noi saremo a fianco dei cittadini a vigilare la situazione e a dare tutte le necessarie spinte anche a livello europeo a far sì che questa situazione venga superata sia qua che a Como che in tutte le zone di confine”.

“Gli incontri che abbiamo avuto con la Prefettura sono stati interlocutori”, ha concluso il Responsabile Regionale del DSI della Lega Nord Liguria, “Sembra quasi che dietro tutto questo ci sia solamente, in maniera implicita, la volontà di coprire un business che evidentemente fa comodo a tante associazioni e a tante cooperative e che purtroppo mette in difficoltà la convivenza dei cittadini alla quale non pensa minimamente nessuno”.