Ventimiglia-Albenga, Mister Caverzan: “Mi aspetto una partita difficile e per niente scontata”

Il Ventimiglia dopo la batosta accusata al Italo Ferrando contro il Football Genova, torna a giocare in stremo ponente e l’occasione per cercare il riscatto si chiama “Albenga”
Ventimiglia. Il Ventimiglia dopo la batosta accusata al Italo Ferrando contro il Football Genova, torna a giocare in stremo ponente e l’occasione per cercare il riscatto si chiama “Albenga”. Il mister della squadra granata si dice molto dispiaciuto per quanto successo domenica scorsa in trasferta ma trova anche lati positivi da cui ripartire. Nella consueta intervista della vigilia ha dichiarato:
Mister Caverzan dopo le ottime uscite della squadra cosa è capitato a Genova?
“A Genova ci siamo complicati la vita, durante il primo tempo abbiamo sbagliato in fase difensiva la gestione della palla poi due situazioni sono state fatali per noi, inoltre abbiamo accusato l’assenza di Enrico Dominici uscito a gara in corso a causa di un infortunio, dopo di che siamo rimasti in dieci uomini a causa dell’espulsione di Mannella, anche se a dieci minuti dalla fine avevano trovato il gol del due a uno grazie al rigore di Miceli ormai era troppo tardi. E’ un risultato che ci sta stretto e da cui ripartire nonostante il dispiacere.”
Che partita si attende dai sui ragazzi domenica?
“Mi aspetto una partita difficile e per niente scontata, l’Albenga è una squadra validissima, spero che ci sia una reazione da parte dei ragazzi. Guardiamo avanti, e il morale è buono perché c’è consapevolezza che stiamo lavorando bene e che sono già uscite prestazioni buone dal campo in partite precedenti. Non sono preoccupato anche se so che la squadra savonese verrà qua per fare il risultato.”
Raiola è un avversario pericoloso che è già andato a segno quatto volte, quali qualità conosce di questo giocatore?
“Ironicamente mi aspetto che faccia poco, nel senso che spero che i miei ragazzi siano più organizzati dell’avversario e che limitino le incursioni del rivale, dovremo controllare la gara fin dall’inizio e non commettere le ingenuità commesse al Ferrando.”