Vallecrosia, colpo alla Tamoil con l’auto rubata della Protezione Civile

9 ottobre 2016 | 13:25
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Vallecrosia, colpo alla Tamoil con l’auto rubata della Protezione Civile

Visionando i filmati delle telecamere, i carabinieri sono riusciti a tracciare il percorso dell’auto rubata, ritrovata questa mattina

Vallecrosia. Doppio furto nella notte: dopo aver svaligiato la sede della Protezione Civile nel piazzale dell’ex mercato dei fiori, ignoti hanno utilizzato l’auto appena rubata per un colpo alla stazione di servizio della Tamoil, in via Romana. Portata via la macchina cambia-monete del distributore di benzina.

Visionando i filmati delle telecamere, i carabinieri sono riusciti a tracciare il percorso dell’auto rubata, ritrovata questa mattina semi-nascosta in uno spiazzo poco distante dalla sede della Protezione Civile.
“Hanno utilizzato la nostra auto per compiere il furto”, ha dichiarato Gianfranco Lucà, presidente dell’associazione di volontari, “Ringraziamo i carabinieri di Bordighera per il loro lavoro e per averci già restituito il mezzo”.

La Daihatsu Terios è stata ritrovata in buone condizioni: “Non hanno fatto danni”, ha aggiunto Lucà, “Hanno abbassato i sedili per caricare il loro bottino e hanno tentato di staccare le strisce adesive gialle e blu della Protezione Civile ma non ci sono riusciti”. Probabile, dunque, che i ladri avessero l’intenzione di tenersi il mezzo, ma non essendo riusciti a renderlo meno riconoscibile, abbiano optato per abbandonarlo.

Dalla sede della Protezione Civile, i malviventi hanno portato via strumenti che potranno utilizzare nel loro “lavoro”: oggetti che i volontari tenevano pronti per ogni tipo di emergenza.

“D’ora in avanti abbasseremo le serrande della sede”, ha concluso il presidente, “Non avremmo mai pensato che qualcuno venisse a rubare da noi e quindi abbiamo sempre e solo chiuso la porta a chiave. Ma dopo quello che è successo stanotte, prenderemo questa precauzione: vorrà dire che, in caso di urgenza, chi chiama dovrà aspettare un paio di minuti in più, il tempo di alzare la serranda“.