Trasporti, De Ferrari (M5S): “No alla privatizzazione di ATP”

20 ottobre 2016 | 11:29
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Trasporti, De Ferrari (M5S): “No alla privatizzazione di ATP”

Subito seri tavoli di confronto tra tutte le parti istituzionali e sociali coinvolte

Liguria.Marco De Ferrari, Portavoce MoVimento 5 Stelle Liguria afferma: “In questo 2016 almeno tre passi sono andati verso la privatizzazione di ATP: prima Autoguidovie è subentrata al 48,46% in Atp Esercizio; poi abbiamo assistito all’insediamento di Natalia Ranza – rappresentante del privato – come amministratore delegato; infine, il pesce piccolo (il privato Atp Esercizio) ha divorato il pesce grande (il pubblico Atp Spa).

Et voilà! Ecco i tre indizi che costituiscono la prova: il triste gioco della privatizzazione è servito su un piatto d’argento facendo diventare il trasporto pubblico un servizio sociale a scopo di lucro.

Questo rischio incombe ancora oggi, nonostante il parere negativo di Anac sulle procedure di assegnazione delle quote di Smc ad Autoguidovie. Quote assegnate senza neppure dare avvio a una gara che, qualora avviata, sarebbe quasi certamente vinta del privato collocato all’interno (Autoguidovie) rispetto a qualsiasi altro concorrente pubblico esterno. Anche perché Autoguidovie, oltreché entrare come finanziatore, avrebbe il compito di redigere addirittura un piano industriale.

Ma ecco che davanti a questo parere l’eternamente immobile presidente metropolitano Doria ha avuto un sussulto. Ovviamente contro il pubblico e in difesa del privato in Atp.
Come MoVimento 5 Stelle chiediamo con forza che la Regione convochi immediatamente l’osservatorio regionale sul trasporto pubblico previsto per legge e l’osservatorio sulle province (affatto abolite come voleva farci credere l’asse Renzi – Delrio) in cui avviare un tavolo monotematico mettendo a confronto tutte le parti istituzionali e sociali coinvolte.

Agiremo in tutte le sedi istituzionali a nostra disposizione affinché il trasporto resti pubblico e sociale, come sancito dal voto di 26 milioni di cittadini italiani con il referendum del 2011″.