L’ABC DELLA DIFFERENZIATA |
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Rifiuti organici, i sanremesi ne sono grandi produttori. Ma cosa sono? Cosa ricaviamo dal loro riciclo?

7 ottobre 2016 | 09:22
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Rifiuti organici, i sanremesi ne sono grandi produttori. Ma cosa sono? Cosa ricaviamo dal loro riciclo?

L’umido costituisce circa il 30% di rifiuti solidi che conferiamo in discarica

Sanremo. Che cosa è il rifiuto organico? Dove e come va conferito? Cosa ricavo dal suo recupero/riciclo? E’ davvero così importante la sua gestione?

Il numero di coloro che dall’introduzione del servizio di raccolta differenziata “porta a porta” non si sono ancora posto almeno una di queste domande è verosimilmente pari allo zero. Questo perché fra i tanti rifiuti con cui siamo stati chiamati a destreggiarci, quelli appartenente alla sottocategoria “organico” sono di fatto, e in un certo qual modo, i più interessanti. E sia da un punto di vista sociale sia da un punto di vista ambientale.

Come mai? La ragione è presto detta. I rifiuti organici – ovvero bucce di frutta, residui del pranzo, fiori recisi ma anche polveri e insetti  –, sono composti da tutte quelle sostanze di origine vegetale e animale prodotti dalle attività umane in grandi quantità. Per la precisione, l’umido – altro termine per identificare la sottocategoria – costituisce circa il 30% di rifiuti solidi che conferiamo in discarica. Un’enormità che inconsapevolmente attira la nostra attenzione, specie a causa dei cattivi odori che talvolta tali rifiuti possono emanare. I rifiuti organici infatti sono anche quelli meno gradevoli e di cui ci vogliamo sbarazzare più in fretta. Ecco perché la nuova modalità di gestione rifiuti prevede un triplice servizio di raccolta in ogni zona:

  • Zona 1: lunedì, mercoledì, venerdì
  • Zona 2: lunedì, mercoledì, venerdì (per le singole aree approfondisci su: http://www.amaie-energia.it/igieneurbana/)
  • Zona 4: martedì, giovedì, sabato
  • Zona 5: lunedì, mercoledì, venerdì

Proprio in virtù dei grandi volumi di scarti organici che produciamo, effettuare una corretta differenziazione degli stessi è fondamentale per aiutare il nostro Comune a raggiungere i traguardi di raccolta differenziata posti dalle leggi comunitarie, nazionali e regionali.

Come fare? Semplice, impariamo a separare opportunamente gli umidi, a inserirli negli appositi sacchetti compostabili e, una volta riempiti questi ultimi, a conferirli nel giusto contenitore, quindi nel mastello di colore MARRONE.

E cosa ci buttiamo dentro?

: avanzi di cucina, bucce, scarti di frutta e verdura, pane vecchio, alimenti scaduti o avariati, fondi di caffè, filtri di tè e tisane, piccole piante da appartamento, fiori secchi, piccole quantità di cenere di stufe o caminetti, foglie, insetti, stuzzicadenti, segatura di legno, piccole ossa, lische di pesce, gusci di uova, molluschi e lumache, interiora

No: mozziconi di sigaretta, lettiere per animali, grassi e olii e qualsiasi rifiuto di natura non organica (pannolini, filtri e sacchi per aspirapolvere, ecc)

Attenzione! L’olio vegetale esausto può essere conferito negli appositi contenitori presso i centri di raccolta comunali

A questo punto, un’altra domanda sorge spontanea: lo smaltimento dei rifiuti organici quanto realizza in termini di risorse?

Se svolta correttamente la raccolta differenziata dell’umido può portare decisivi vantaggi di tipo ambientale ma anche economico. Questo avviene in quanto vengono poste in essere le condizioni per smaltire tali rifiuti attraverso quel processo aerobico chiamato compostaggio. Gli sfalci da giardino e i residui di cibo infatti sono costituti da materiali biodegradabili che possono essere facilmente trasformati in un concime naturale che non inquina, il compost. A sua volta il compost può essere reimpiegato nell’orto, nel giardino di casa e nei campi agricoli, consentendo così di rivitalizzare naturalmente il suolo, troppo spesso sfruttato e impoverito dalle colture intensive. Inoltre attraverso il compostaggio le preziose sostanze organiche vengono sottratte alle discariche, il ché induce a una notevole riduzione dei costi di incenerimento, delle emissioni di anidride carbonica (CO2) e di altre sostanze inquinanti, e a evitare i problemi di percolazione, di fermentazione e di cattivo odore generati dai rifiuti organici essendo per loro natura umidi. Il tutto restituendoci un ambiente più sano e più pulito!

Hai ancora qualche dubbio o necessiti di altre informazioni? Chiama il numero verde 800 310 042; oppure scrivi a portaaporta@amaie-energia.it; o ancora vai su www.amaie-energia.it/igieneurbana