Referendum costituzionale, Fronte Nazionale Liguria: “Si nasconde agli italiani chi c’è dietro a questa riforma”

20 ottobre 2016 | 12:27
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Referendum costituzionale, Fronte Nazionale Liguria: “Si nasconde agli italiani chi c’è dietro a questa riforma”

Il commento del segretario regionale di Fronte Nazionale Liguria, Lorenzo Graglia

Liguria. Lorenzo Graglia, segretario regionale di:“C’è molto da dire sul referendum costituzionale truffa che si voterà il 4 dicembre, intanto il coro servile dei media di regime ce la spaccia come la più grande razionalizzazione delle istituzioni mai fatta nel nostro paese da parte di una nuova classe politica giovane e risoluta, di cui Renzi e il ministro Boschi sarebbero l’espressione, le argomentazioni che si utilizzano sono riconducibili a far rinascere il sistema politico nel nostro paese dopo decenni di politica degenerata e corrotta, e questa nuova classe politica sarebbe appunto quella degli oligarchi del PD Renzi E Boschi, (ineletti), da un parlamento giudicato incostituzionale dalla Corte Costituzionale, e da un presidente traditore della nazione quale Giorgio Napolitano”.

“Si nasconde agli italiani chi c’è dietro veramente a questa riforma, gli ispiratori diciamo che si possono trovare nei centri del potere finanziario che hanno messo le mani su questo paese decidendone le sorti nella politica e nella gestione economica, ad ogni livello, ma chi spinge a favore del Sì alla riforma, beh gente come Soros, Confindustria, i Top Manager delle Multinazionali, i principali giornali finanziari come il Financial Times, e l’Economist non che, Banchieri Italiani ed Europei, e buon ultimo dopo l’ambasciatore in Italia degli USA, l’altro ieri si è speso niente meno che il Presidente Obama in persona, fatto secondo noi gravissimo che un presidente straniero si intrometta a piè pari, negli affari interni di un paese che dovrebbe essere sovrano ma sovrano non è, d’altronde non è da oggi che si intromettono, siamo una colonia USA dal 1945 è questo il nostro non margine di sovranità e di libertà della nostra politica oggi .diventa infatti necessario come raccomandato J.P. Morgan Chase Bank vera musa ispiratrice della riforma, nel 2013, maturare la cornice generale della convivenza civile e politica all’interno di ciò che rimane della residua sovranità popolare degli stati europei nei paesi più fragili e periferici e dunque superare le costituzioni nazionali dove ancora e presente il riconoscimento dei diritti social ed in particolare la nostra Costituzione che viene vista dalla finanza come un residuato ideologico novecentesco di compromesso tra capitale e lavoro, da superare secondo il volere dei mercati e delle oligarchie finanziarie.

In pratica negli anni 80 si misero in campo tutte le basi politiche liberiste contro il lavoro e i diritti sociali, privatizzazioni e svendita del patrimonio pubblico, poi sviluppate nei 30 anni successivi. Ora tocca a Renzi ed ai suoi “scagnozzi “ eterodiretti di portare a conclusione tutti i progetti di riforma autoritaria della democrazia nati 30 anni fa, contemporaneamente alle politiche economiche ai danni del lavoro e dei diritti sociali.

Votare NO alla riforma costituzionale vuol dire votare contro la Tecnocrazia sovranazionale, che insieme alla manomissione della Costituzione diverrà un autocrazia nazionale ancor più vassalla delle oligarchie europee e del capitale transnazionale, e che affosserà lo sviluppo del paese che sarà sempre più succube di interessi stranieri.
Vogliamo fare una premessa per effetto dei trattati Europei comunque i principi della nostra Costituzione sono già disapplicati, e cioè il principio di uguaglianza il riconoscimento dei diritti di tutela sociali del lavoro il ripudio alla guerra limitazioni di sovranità ecc…

I trattati europei hanno tradotto in economia un programma di impronta liberista ed hanno consolidato di fatto una tecnocrazia oligarchica sul versante politico .Per tutto questo e altro, diciamo NO.alla riforma del PD e del potere finanziario globalizzato” –