Ottanta anni fa nasceva la funivia Sanremo–Monte Bignone, gloria dell’ingegneria italiana
Opera amata e rimpianta da tutti i sanremesi, la teleferica, rimasta attiva fino al 1981, era la più lunga del mondo
Sanremo. Ottanta anni fa, il 28 ottobre 1936, veniva inaugurata una delle più grandi glorie dell’ingegneria italiana: la funivia Sanremo–Monte Bignone. Opera amata e rimpianta da tutti i sanremesi, la teleferica, rimasta attiva fino al 1981, collegava il centro cittadino con la vetta del Monte Bignone attraversando due stazioni intermedie, la prima presso il Campo Golf a San Giacomo e la seconda nella frazione di San Romolo.
Secondo quanto riporta il documentario dell’Istituto Luce che proponiamo in apertura, l’impianto fu considerato a lungo uno dei principali d’Italia insieme a quello del Cervino e del Monte Bianco. Con i suoi 7688 metri* di tracciato e un dislivello di circa 1300 metri da percorre in 40 minuti infatti, la funivia godeva di un notevole prestigio internazionale: era la più lunga del mondo. Senza dimenticare che l’ultima campata vantava una sospensione mai conosciuta prima, oltre 1700 metri, e che le sue tecnologie, per l’epoca all’avanguardia, furono tali da essere assunte quali modelli da seguire per la costruzione di impianti medesimi nell’Europa del Nord e anche negli Stati Uniti.
Di fatto la funivia Sanremo-Monte Bignone fu un’eccellenza che, progettata negli anni ’30 da Pietro Agosti, determinò una fiorente stagione turistica in tutta la Riviera di Ponente. Come testimonia il filmato, “offriva ai forestieri piacevolissime escursione montane, superbi panorami e durante l’inverno, a brevissima distanza dal mite clima rivierasco, la neve”.
Dal giorno dell’inaugurazione di cui ricorre oggi l’anniversario, la teleferica entrò in servizio regolare solamente a partire dal 1° luglio 1937, festeggiando 400.000 corse e 2 milioni di passeggeri trasportati ventotto anni dopo. A partire dal 1974, quando una comitiva di turisti francesi rimase bloccata a Bignone, la funivia iniziò ad essere oggetto di polemiche e fu abbandonata a un progressivo declino dovuto in primo luogo agli alti costi di gestione; tanto che il 13 settembre 1981, dopo quarantacinque anni di onorato e lauto servizio, venne chiusa al pubblico. Tale data coincise con l’apertura di un periodo infinito di “corse di prova”, d’inconcludenti lavori di ammodernamento, di sostituzione dei motori e delle cabine. Un periodo oltre il quale non si proseguì più: gli impianti furono arrestati definitivamente nel giugno 1984 quando un fulmine cadde sulla cabina elettrica di Bignone rendendo impossibile la messa in azione dell’ultimo tronco.
*Wikipedia indica 7645 metri