L’Unione italiana ciechi e ipovedenti onlus di Imperia ha incontrato Papa Francesco

23 ottobre 2016 | 11:16
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L’Unione italiana ciechi e ipovedenti onlus di Imperia ha incontrato Papa Francesco

Quest’estate i due animali del vicepresidente dell’Unione Italiana Ciechi di Imperia erano stati premiati a Camogli

Imperia. La sezione provinciale dell’’Unione italiana ciechi e ipovedenti onlus di Imperia ha  richiesto nel mese di febbraio l’udienza giubilare 2016. Ben coscienti  dei molteplici impegni del Santo Padre, in modo particolare in questo Anno Santo della Misericordia e delle tante richieste in tal senso e  con la possibilità di renderla apprezzabile, l’Unione è riuscito ad incontrare il Pontefice in un’udienza più ristretta di quella generale.

Il gruppo di non vedenti della città e della provincia di Imperia e della Liguria  lo scorso 22 ottobre sono stati a Roma. “In questo anno del Giubileo della Misericordia si è svolta la tanto attesa udienza papale”, ha sottolineato il vicepresidente Vittorino Biglia.

Al grande evento erano presenti circa 100 mila persone, queste sono le stime della Prefettura ma in realtà le voci sostenevano molte di più visto e considerato lo spazio che è stato occupato. “Con il Santo Padre   c’è stato pochissimo tempo a disposizione, ma è stato emozionante”, ha detto Vittorino Biglia. “Guidavo un gruppo di non vedenti della nostra sezione e vengo anche a nome del nostro presidente che chiede per tutti noi e per le nostre famiglie,  una speciale benedizione – continua Biglia –  Sappiamo di essere figli da lui amati con particolare affetto e lo abbiamo sentito  molto vicino per ricevere nuovo coraggio e nuova forza per proseguire il non facile cammino della nostra esistenza. Dobbiamo precisare, in tutta onestà, che il gruppo  non era  un gruppo del tutto omogeneo: a tutti noi manca la luce degli occhi, ma a qualcuno di noi manca anche quella della fede. Alcuni di noi credono (o sono disposti a credere) che la nostra cecità abbia un senso che Dio conosce; altri vivono nello sconforto e in una doppia cecità, perché non riescono ad accettare che un senso ci possa essere. Per tutti, atei e credenti,  hanno chiesto al Santo Padre di far sentire la Sua paterna vicinanza e la Sua preziosa parola”.

Tuttavia Vittorino ha inoltre chiesto  a Papa Francesco che il Buon Dio misericordioso “ci possa sempre vigilare dall’alto ed ha fatto presente che il cane guida Penelope sta diventando cieca suscitando così Papa Francesco ha avuto anche nei confronti di Penelope un grande momento di tenerezza e quindi l’ha accarezzata. Era presente anche Spritz che è rimasto fermo immobile a fissare il Santo Padre. Al termine dell’Udienza Giubilare abbiamo fatto l’ingresso nella Basilica di San Pietro attraverso la Porta Santa ed  avuto dal Servizio d’Ordine un’ottima  assistenza  riservata ai disabili portatori di handicap”.