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La proposta di Benedusi a Capacci: “Col tesoretto facciamo diventare Imperia capitale dello sport”

3 ottobre 2016 | 19:12
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La proposta di Benedusi a Capacci: “Col tesoretto facciamo diventare Imperia capitale dello sport”
La proposta di Benedusi a Capacci: “Col tesoretto facciamo diventare Imperia capitale dello sport”
La proposta di Benedusi a Capacci: “Col tesoretto facciamo diventare Imperia capitale dello sport”
La proposta di Benedusi a Capacci: “Col tesoretto facciamo diventare Imperia capitale dello sport”

Imperia. Una lettera aperta al sindaco Carlo Capacci pubblicata sul suo blog e lunga due pagine. L’ha scritta il fotografo Settimio Benedusi che consiglia l’amministrazione comunale come investire il tesoretto di 6,5 milioni che arriverà dalle Generali dopo il casus belli del porto incompiuto.

In particolare Benedusi propone di trasformare Imperia nella “capitale mondiale di tutti gli sport”. (La lettera integrale si può leggere in fondo nella gallery oppure direttamente sul blog di Benedusi cliccando qui)

“Lettera aperta al Sindaco di Imperia

Spettabile Sindaco

Alla maggior parte di noi imperiesi sta a cuore il destino della nostra città. Mi pare sia opinione comune e condivisa che si stia assistendo a un’involuzione di Imperia, in tutti i settori. Sinceramente non mi interessa adesso andare alla ricerca di colpe meriti, che temo comunque vadano equamente distribuiti tra le persone e le amministrazioni. Ma non del passato o del presente di cui voglio parlare adesso, ma del futuro. Mi pare che, grazie a una positiva azione legale, stiano per arrivare nelle casse del Comune 6.5 milioni di curo, senza vincolo d’uso: insomma una manna dal cielo della quale si può fare ciò che si desidera. Suppongo ci siano alcune cose urgenti e necessarie (strade, teatro Cavour…) dove spendere una parte di quel capitale. Dopo, però, suppongo che una buona parte rimarrà in cassa, pronto per essere speso. E’ questa una grandissima occasione che deve essere presa al volo. Ho una proposta da sottoporre a Lei e alla cittadinanza. Una proposta che, mi si perdoni la sicurezza, penso sia l’unica e ultima possibilità por provare a far riemergere questa città.

Due veloci premesse:  Imperia, non certo per merito nostro, é in una situazione geografica che la pone al centro di una quantità meravigliosamente incredibile di qualità geografiche, climatiche, geologiche: tutte queste qualità le conosciamo bene tutti, inutile ricordarle. Ma non scordiamole. Il tema indiscutibilmente centrale della contemporaneità è senza alcun dubbio quello del benessere fisico. Fino a pochi decenni fa si lottava per sopravvivere, adesso la maggior parte della gente vive in salute fino a tarda età e tutti lottano per vivere meglio, con una qualità fisica sempre migliore. Tutti vuol dire dai bambini agli anziani.

Arrivo al punto: io penso che si dovrebbe spendere buona parte di quel tesoretto per fare qualcosa che abbia come orizzonte temporale non il futuro prossimo, ma i prossimi 100 anni di Imperia. lo penso che si dovrebbe rendere la nostra città la capitale mondiale di tutti gli sport. Tutti gli sport devono trovare a Imperia il posto migliore al mondo per essere praticati. Tutti, dalla A di Atletica, passando alla B di Bocce, non dimenticandosi della Y di Yoga, non escludendo la S di Sci e pure di Surf e finendo con la Z di Zumba. Qualsiasi sport possa venire in mente a Imperia si può fare.

Come fare? Penso sia semplice: si chiama una personalità importante e riconosciuta in un certo sport, si tirano fuori dei soldi, vengono bonificati sul conto di questa persona chiedendo di organizzare un evento e una struttura a livello internazonale di quello sport. Semplice, no?” Ho sottolineato a livello internazionale perché si dovrebbe fare qualcosa che sia eccezionale non per quelli di Badalucco (con lutto il rispetto per gli abitanti di quel bellissimo paese dell’entroterra di Imperia) ma per gli abitanti di Berlino, Mosca, Amsterdam che devono trovare qui qualcosa che non trovano nel resto del mondo.

Io non sono un tecnico e nemmeno un politico, ma sono uno che ha delle visioni: a volte sono necessarie prima di progettare o pianificare qualcosa. Sicuramente, non essendo un tecnico e neanche un politico, faccio le cose semplici. Però sono convinto che se si prendesse questa strada in cinque anni Imperia potrebbe vivere una realtà veramente incredibile!

E poi: sono consapevole di addentrarmi in un terreno minato, però invece di dare ossigeno (peraltro avariato) a un cadavere morente come l’Agnesi non sarebbe un sogno fantastico che quell’enorme costruzione industriale diventassi una fantastica cattedrale di tutti gli sport? Immaginate, uno entra lì e ha a disposizione TUTTO quello che esiste al mondo per il benessere fisico: non e un sogno meraviglioso? D’altronde se si sogna non esistono limiti: in un’ottica della ‘città del benessere fisico e dello sport’ sapete cosa mi piacerebbe? La sparo grossa: mi piacerebbe che Imperia fosse senza circolazione di automobili private. Niente! Potenziamento del trasporto pubblico, car sharing, biciclelte. Certo è difficile ipotizzare qualcosa del genere quando la conversione a isola pedonale di pochi metri ha destato tanti problemi: ma mi illudo sempre che il bene comune venga privilegiato a piccoli e miseri interessi personali.

Ma ci pensate? La mediaticità delle cose in questi tempi è fondamentale. Imperia senza auto e tutta dedicata al benessere fisico e allo sport sarebbe una cosa di cui parlerebbe (gratis!) tutto il mondo. Ecco, spettabile Sindaco, questa e la mia proposta. Lo ribadisco: una proposta che è a parer mio l’ultima e unica possibilità per salvarci dal baratro, verso il quale stiamo andando alla massima velocità possibile. La ringrazio per l’attenzione. Mi consideri a sua disposizione per fornirle i cellulari del 90% dei personaggi (sportivi o vicini allo sport) che le potessero venire in mente da consultare, nel caso questa mia proposta le sembrasse sensata.
La ringrazio dell’attenzione”.