La banca gli accredita per errore 45 mila euro, lui li spende e ora si andrà per le vie legali
Ora c’è in ballo una denuncia penale perché la banca ha “ostacolato” il passaggio del conto corrente presso un altro istituto di credito
Imperia. All’improvviso si è trovato sul conto corrente un tesoretto di 45 mila euro. Un settantenne non credeva ai suoi occhi quando ha visto quella cifra e, una volta ottenuta la conferma dalla banca, ha cominciato a spendere il denaro fino a quando l’istituto di credito non gli ha chiesto la restituzione dei soldi dopo aver scoperto che si è trattato di un errore. Il bonifico andava fatta ad un altro correntista della stessa filiale.
Una storia che ha avuto inizio l’estate scorsa quando il pensionato ha scoperto casualmente quel bel gruzzolo in banca. Credeva si trattasse di un risarcimento di un incidente arrivato dall’estero. E così ha sistemato alcuni conti che aveva in sospeso. Poi, un bel giorno, la banca gli ha chiesto di restituire il denaro iniziando a trattenersi quasi 9 mila.
Il pensionato si è rivolto all’avvocato Mario Leone dopo aver chiesto la consulenza ad un altro legale. Era disposto a restituire 100-200 euro al mese della sua pensione di 800 euro. Ma le cose non sono andate a buon fine. “Il mio cliente, tuttavia, aveva già speso buona parte della somma che era finita sul conto corrente – spiega Leone – ma si era impegnato a restituire il credito, a due o trecento euro al mese, che avrebbe trattenuto, con sacrificio, dalla pensione minima di 780 euro al mese. Un accordo che però è saltato tanto che l’istituto di credito ha presentato la richiesta di inserimento del nominativo dell’anziano nella “centrale rischi”, la cosiddetta black-list dei correntisti insolventi”.
A quel punto non c’è rimasto altro da fare che procedere per le vie legali. “L’errore lo ha commesso la banca e non il mio cliente”, ripete l’avvocato Leone. E anche quando il settantenne ha deciso di chiudere il conto e di spostare i soldi altrove ecco che la banca ha deciso di bloccare l’operazione chiedendo appunto la restituzione dei soldi che gli erano stati accreditati per sbaglio. E ora, in questo braccio di ferro si sta pensando di presentare una denuncia per chiudere la partita. “La banca non può certamente “sequestrare” un conto corrente bancario”, sostiene il legale che sta valutando un’azione contro l’istituto di credito.