Informatica, elettronica e discipline 2.0: in Riviera esplode il numero di studenti agli istituti tecnici

10 ottobre 2016 | 09:23
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Informatica, elettronica e discipline 2.0: in Riviera esplode il numero di studenti agli istituti tecnici

Il settore tecnologico è oggi un’opportunità lavorativa da non sottovalutare, una fucina di nuove e indispensabili professionalità

Imperia. Informatica, telecomunicazioni, elettronica, discipline 2.0. Il settore tecnologico è oggi un’opportunità lavorativa da non sottovalutare, una fucina di nuove e indispensabili professionalità. Non è un caso dunque che sempre più adolescenti, magari per inclinazione personale o magari perché spinti da genitori lungimiranti, scelgono di rivolgersi agli istituti tecnici. Una tendenza confermata anche dalle diverse scuole superiori della nostra provincia dove questa tipologia di corso di studio sta registrando di anno in un anno un progressivo incremento di iscritti.

Come all’I.T.I.S. – Istituto Tecnico Industriale Statale “Galileo Galilei” di Imperia, “dove” – spiega il collaboratore vicario Giuseppe Roncallo – “in soli tre anni il numero di alunni che ha scelto di intraprendere i tre indirizzi di Chimica e materiali, Elettronica ed elettrotecnica, Informatica e telecomunicazioni, è cresciuto tanto da indurre il potenziamo da una a cinque classi. Basti pensare che se l’anno scolastico 2013/2014 contava circa 70 iscritti, in quello 2016/2017 siamo arrivati oltre il centinaio”.

L’andamento positivo e crescente è confermato anche da Benedetto Fulvio, vicepreside dell’I.I.S. Guglielmo Marconi di Sanremo, che non solo attesta un aumento annuo di almeno il 15% ma sottolinea anche quanto rivolgersi a un istituto tecnologico determini una più facile integrazione dei giovani nel mondo del lavoro: “Secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero dell’Istruzione” – precisa – “il 62% dei nostri diplomati è generalmente assunto entro un anno dalla fine del percorso formativo. Una percentuale molto alta considerando il numero di studenti che dopo la maturità proseguono gli studi all’università e soprattutto lo stato di crisi occupazionale del nostro Paese”.

Emerge allora che gli istituti tecnici superiori rivolgendosi di fatto a un settore oggigiorno dinamico nonché in continua evoluzione, possono da un lato garantire ai ragazzi maggiori possibilità occupazionali determinando anche un inversione del trend attuale, dall’altro possono rappresentare un segmento formativo strategico per la crescita socio-economica del territorio.